"Son d'Arcore e hardcore" fa sapere
il vecchio re d'Italia, ormai nudo.
Scoppiano l'aule, scoppian le galere,
di gioia scoppia sol chi va di scudo (fiscale).
Si vanta col suo socio in dromedario,
e col suo amico russo sanguinario.
E intanto toglie l'ICI al miliardario
e punta al nucleare, in barba a Mario (Segni)
E' unto del Signor - lui - è operaio.
E come l'operai non ha lavoro.
Si fa l'affari suoi e nel pollaio
fa "bunga bunga" e tutte copre d'oro.
Intanto la munnezza ha fatto i vermi
la mafia, in gran salute, va di ratto
i tribunali sono sempre fermi
e di stabilità c'è solo il patto.
Io guardo la tv attraverso il vetro
lui fa, lui sa, lui dice, io lascio dire.
Io schiaccio schiaccio... ma c'è sempre il Sire
e più del dito mi fa male dietro.
venerdì 29 ottobre 2010
Il re di Bunga Bunga
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2 commenti:
Genialata. Clap, clap, clap! Chapeau.
Grazie anvedi, lo sdegno ispira
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