Visualizzazione post con etichetta bunga. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bunga. Mostra tutti i post

martedì 18 gennaio 2011

Tracce di bunga bunga

Mimmo: "Quando mangi, il cibo diventa una blobba e poi va sul testino..."
Edo: "... destino"

La colazione è sul tavolo della cucina. E' pulito ma è un inganno. Su quella superficie trasparente persistono ancora tracce che parlano di noi. Del biscotto che Alessandro gustò dopo averlo intinto nell'ano della gatta. Del piscio che Mimmo pisciò in cucina perchè "nel bagno c'era un drago". Dell'acqua di cesso che Edo usò anni fa per lavarsi i denti. Tracce di latte cagliato, muco rappreso e cibo, succhi secchi, briciole sbriciolate e cibo, sangue di culo, pelle morta e cibo, cibo, cibo... Questo è il mio tavolo e in queste tracce si rimescola la mia vita.

Esco e monto in macchina. La radio mi parla di palazzi di re e notti mitiche... danze del ventre e gheishe profumate... carezze lascive e travestimenti piccanti... scrigni di gioielli e denaro... harem di dee orgiastiche e esotiche minorenni... Penso alle tracce sul letto del palazzo del re. Poi penso al mio tavolo. Sono incazzato o sono invidioso? Un senatore della nostra Fatata Repubblica mi salva la vita: "Poteva capitare a chiunque di noi..."*

Grazie a Dio mi girano i coglioni.

----------------------------------------------------------------
* on. Osvaldo Napoli a "Il Bianco e il Nero" di Radio24

venerdì 29 ottobre 2010

Il re di Bunga Bunga

"Son d'Arcore e hardcore" fa sapere
il vecchio re d'Italia, ormai nudo.
Scoppiano l'aule, scoppian le galere,
di gioia scoppia sol chi va di scudo (fiscale).

Si vanta col suo socio in dromedario,
e col suo amico russo sanguinario.
E intanto toglie l'ICI al miliardario
e punta al nucleare, in barba a Mario (Segni)

E' unto del Signor - lui - è operaio.
E come l'operai non ha lavoro.
Si fa l'affari suoi e nel pollaio
fa "bunga bunga" e tutte copre d'oro.

Intanto la munnezza ha fatto i vermi
la mafia, in gran salute, va di ratto
i tribunali sono sempre fermi
e di stabilità c'è solo il patto.

Io guardo la tv attraverso il vetro
lui fa, lui sa, lui dice, io lascio dire.
Io schiaccio schiaccio... ma c'è sempre il Sire
e più del dito mi fa male dietro.