"Vado a fare la pipì... puoi controllarmi che la faccia seduto?"
"Ma Mimmo... non puoi controllarti da solo?"
"No perchè qualche volta sono fuori di testa"
Una recente serie di colloqui con insegnati di asilo nido, materne e elementari ha segnato il punto sullo stato mentale dei tre nani che sfamo. Il verdetto m'è piaciuto! Ok, ok... sono disordinatissimi, distratti, permalosi, imbranati, disordinatissimi, annoiati, pigri, fifoni, disordinatissimi... Ma sono simpatici! Per me la simpatia è un valore assoluto. È la base su cui impostare tutto. La qualità umana più flessibile, leggera, magica. Ammalia, convince, innamora, zucchera, smorza, comprende, schermisce, sdrammatizza, olia... se sei simpatico, non esiste "difficilità" che non puoi superare. Quindi vai, Mimmo, facce ride!
Simpatia in cameretta
"I marziani hanno mai visto gli alieni?"
Simpatia in cucina
Mamma: "Stasera c'è coniglio. Vi piace il coniglio?"
"Non so... di solito mangio la volpe"
"Durante la guerra i soldati avevano fame e mangiavano topi, pali, luce, macchine..."
"Esistono i sottaceti?"
Simpatia uscendo di casa
"Piove, non voglio sporcare la mia moda"
"Stamattina papà si è vestito da sindaco"
venerdì 25 novembre 2011
mercoledì 16 novembre 2011
Weekend e punti di vista
Questo w.e. siamo andati in Toscana. Venti gradi di temperatura. Sembrava estate.
All'altezza di Roncobilaccio, la madre dei miei figli segnala su Waze una postazione della polizia stradale. Un utente ringrazia.
Edo: "Perchè ti ha ringraziato?"
"Perchè l'abbiamo avvertito che c'era la polizia..."
Edo: "... era ricercato?"
Guardo la madre dei miei figli come a dire "oh cazzo...", poi schiaccio l'acceleratore e semino gli sbirri.
L'Appennino a novembre sfoggia fioriture sorprendenti. La madre dei miei figli si emoziona: "Guardate che bello bambini, guardate che colori". Presto ci è chiaro che quello che vediamo noi non è quello che vedono i figli. Mimmo, in particolare, vede cose che noi umani...
"Guarda Edo, una scimmia..."
"Guardaaaa, una manta..."
"A me manca la Sardegna! Con tutti quei mariiii.... quelle baleneeee..."
Arriviamo nel Mugello, a Scarperia. Scopro che si chiama così perchè è "ai piedi" dell'Appennino. Siamo stati geniali a pigliare il toscano come lingua nazionale: ci basta parlare e viene fuori molto della loro intelligenza. Scarperia è segnalato come uno dei più bei borghi d'Italia e quindi sono deluso. È bellissimo, per carità, ma... stiamo parlando della Toscana. Cerco il riassunto storico del paese: la chiesa della piazza centrale va benissimo. Dentro però, la delusione continua... guardo meglio... attraverso la navata centrale... c'è un enorme Cristo dietro l'altare. Ha colori incredibili che trasformano il legno di cui è fatto in carne viva. Carne morente. Il Cristo è di Jacopo Sansovino. Capisco che quelle gambe corte, sproporzionate, non sono un errore: sono un indizio. Devo guardarlo dall'alto verso il basso. Quando mi faccio sotto, vedo tutta la tragedia umana nei tagli bianchi dei suoi occhi. Edo ascolta i miei commenti a ruota libera. Forse troppo libera...
"Andiamo via papà, ho paura".
Mangiamo e beviamo troppo cibi molto buoni, tra cui le costole di una meravigliosa cinta. Edo esce perplesso dai bagni del ristorante.
"Perchè tutti i bagni sono per signori in carrozza?"
Dopo avere dormito in un posto magnifico, avere visitato le galline, gli asini, le mucche e i parenti della meravigliosa cinta di cui sopra e dopo lo struscio a San Miniato, carichiamo tutti in macchina. La solita coda a Barberino trasforma il buio in notte, il "che bello" in "che tardi". I bimbi guardano in silenzio e rassegnazione l'ennesimo cartone su un Ipad esausto (che Dio mantenga in gloria eterna Steve Jobs). Mimmo chiude il weekend con una frase che apre a un futuro inquietante:
"La prossima volta andiamo a La Vega così conosco l'amica brasiliana di Edo"
Prego?
All'altezza di Roncobilaccio, la madre dei miei figli segnala su Waze una postazione della polizia stradale. Un utente ringrazia.
Edo: "Perchè ti ha ringraziato?"
"Perchè l'abbiamo avvertito che c'era la polizia..."
Edo: "... era ricercato?"
Guardo la madre dei miei figli come a dire "oh cazzo...", poi schiaccio l'acceleratore e semino gli sbirri.
L'Appennino a novembre sfoggia fioriture sorprendenti. La madre dei miei figli si emoziona: "Guardate che bello bambini, guardate che colori". Presto ci è chiaro che quello che vediamo noi non è quello che vedono i figli. Mimmo, in particolare, vede cose che noi umani...
"Guarda Edo, una scimmia..."
"Guardaaaa, una manta..."
"A me manca la Sardegna! Con tutti quei mariiii.... quelle baleneeee..."
Arriviamo nel Mugello, a Scarperia. Scopro che si chiama così perchè è "ai piedi" dell'Appennino. Siamo stati geniali a pigliare il toscano come lingua nazionale: ci basta parlare e viene fuori molto della loro intelligenza. Scarperia è segnalato come uno dei più bei borghi d'Italia e quindi sono deluso. È bellissimo, per carità, ma... stiamo parlando della Toscana. Cerco il riassunto storico del paese: la chiesa della piazza centrale va benissimo. Dentro però, la delusione continua... guardo meglio... attraverso la navata centrale... c'è un enorme Cristo dietro l'altare. Ha colori incredibili che trasformano il legno di cui è fatto in carne viva. Carne morente. Il Cristo è di Jacopo Sansovino. Capisco che quelle gambe corte, sproporzionate, non sono un errore: sono un indizio. Devo guardarlo dall'alto verso il basso. Quando mi faccio sotto, vedo tutta la tragedia umana nei tagli bianchi dei suoi occhi. Edo ascolta i miei commenti a ruota libera. Forse troppo libera...
"Andiamo via papà, ho paura".
Mangiamo e beviamo troppo cibi molto buoni, tra cui le costole di una meravigliosa cinta. Edo esce perplesso dai bagni del ristorante.
"Perchè tutti i bagni sono per signori in carrozza?"
Dopo avere dormito in un posto magnifico, avere visitato le galline, gli asini, le mucche e i parenti della meravigliosa cinta di cui sopra e dopo lo struscio a San Miniato, carichiamo tutti in macchina. La solita coda a Barberino trasforma il buio in notte, il "che bello" in "che tardi". I bimbi guardano in silenzio e rassegnazione l'ennesimo cartone su un Ipad esausto (che Dio mantenga in gloria eterna Steve Jobs). Mimmo chiude il weekend con una frase che apre a un futuro inquietante:
"La prossima volta andiamo a La Vega così conosco l'amica brasiliana di Edo"
Prego?
giovedì 10 novembre 2011
Ops, sorry

Egregio direttore del Sole24Ore Roberto Napoletano,
Non pensa anche Lei che sia arrivato il momento di stare muti? Contrarre silenziosamente i muscoli delle chiappe si candida ad essere il futuro sport nazionale e non vedo perchè lei non debba praticarlo in tutto il suo splendore. In un momento in cui chiedete alla mia famiglia non di stringere la cinghia, ma di andare in giro in mutande (e pannolino) io penso che onestà, credibilità, coerenza, competenza e "stare muti" siano diventati valori assoluti. Oggi per molti italiani, sarebbe di grande giovamento se gli scienziati dell'economia come Lei che fino a ieri sapevano come andava il mondo e votavano di conseguenza, si infilassero un bel pompelmo in bocca. Le assicuro che è stagione.
Dunque, Egregio direttore, in questa mia pacata missiva Le chiedo uno sforzo e - visto che ci sono- anche un piccolissimo favore. Lo sforzo è di immedesimarsi nella vita della maggioranza degli italiani che sentono la pressione dei mercati internazionali sul culo. Per Lei, è uno sforzo sovrumano, me ne rendo conto, ma basta volare basso e stare muto e vedrà che può farcela.
Il favore invece è una quisquillia: potrebbe ritirare immediatamente dalle edicole di tutta Italia l'ultimo numero del Suo giornale? Non si può sbagliare, è quello con il titolo di merda.
Ossequi

Ecco un suggerimento di titolo coerente con il pensiero ventennale di Confindustria e in linea con i nuovi tempi.

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giovedì 27 ottobre 2011
È vietato abbandonare pensieri

Parcheggio. Percorro il vialetto di casa. Dribblo gatti senza tetto e indignati. Giro la chiave. Sul divano 3 parenti strettissimi guardano i cartoni. Ignorando gli odori che emana il terzo parente strettissimo, vado in tinello. La cuoca, in tuta, sciorina il menu:
"Ciao, io vado a ginnastica. Cuociti una bistecca. L'ha sputata il gatto... vedi tu se è mangiabile"
"Scusa ma... non c'è altro?"
"E... no... cavoli... in effetti... aspetta..."
Testa nel frigo, urla entusiasta: "Si! Che culo! C'è una mozzarella scaduta!!!"
Più spesso non c'è ginnastica. E allora è il mio momento. Faccio manovra in tinello e scarico tutti i miei pensieri, di lavoro e di filosofia spiccia. È uno dei momenti più alti della mia giornata. Durante lo scarico non sarebbe ammessa replica, ma i parenti strettissimi di cui sopra non resistono e commentano sempre.
Parlo di evoluzione
Mimmo, fissandole i capelli: "Mamma, ma tu eri una scimmia?"
Mimmo: "Io da grande non voglio essere un uomo primitivo. Non mi piace mangiare cinghiale"
Parlo di Steve Jobs
"... insomma bisogna sempre pensare con la propria testa"
Edo: "Mi viene da piangere. Mi sembra una minaccia"
Parlo della mente umana
Mimmo descrive la sua: "Sai che si possono avere 20 pensieri alla volta? Attacchi i fumetti un po' davanti, un po' dietro così cich, cich, cich... e poi li puoi pensare. A me ne stanno 20"
Parlo della Coca-Cola
Edo: "Non mi piace la Coca-Cola"
(Come "mbè"? Edo ha 7 anni!!!)
venerdì 21 ottobre 2011
31. MIMMO CORNER < Barricato >

Quando rientro a casa, Edo mi saluta con odio. Sa perfettamente che di lì a 5 minuti, piglierò il telecomando e sostituirò il muso rosa di "Leone Cane Fifone" con quello del neo Ministro degli Esteri Lavitola... insomma metto il tg. Ale continua serenamente a piangere, dipingere le pareti con la cacca (prossimamente su questo blog) e mangiare la sua carota... nello stesso momento ovviamente. A Mimmo invece della tv frega poco. Accetta sereno l'imposizione e resta lì a fissare Lavitola. Passeranno i mesi e dopo la pigiatura, la fermentazione e la stagionatura di tutte quelle news, Mimmo sarà pronto da stappare.
Turchia
"Sembrava un paese turco. Tutti parlavano turchese"
Brasile
"Papà, ma Pippo Franco è in Brasile?"
(non sono riuscito a ricostruire la genesi di questa frase e sopratutto... come minchia fa un bambino di 5 anni a conoscere Pippo Franco???)
Grecia
"So come si combatte la crisi: basta che quando vai nei negozi non gli dai neanche un soldino."
Usa
Mamma: "Steve Jobs ha insegnato che dovete realizzare i vostri sogni e pensare sempre con la vostra testa"
Io: "... chissà cosa ci sarà in quella di Ale"
Mimmo: "Ciucci per tutti!"
Preoccupato: "Quando morirò, incontrerò Star Giop?"
Tornando dal bagno: "ma Stir Giop ha inventato anche il water?"
TeleVisione
Mamma: "A letto! Sei stanco!"
"No, no... ho gli occhi belli accesi"
Indignado
"Perchè dopo il 4 c'è il 5?"
"È così, bisogna accettarlo"
"IO NON LO ACCETTO!"
lunedì 10 ottobre 2011
19. EDO CORNER < autunni >

Pensavo che la crisideiquarantatreanni contemplasse l'arrapamento (mentale) facile, la nevrastenia gratuita, la prosopopea sborona, l'odio verso i giovani, il terrore dell'impotenza... insomma quelle robe che rendono i maschi adulti tanto desiderabili. In realtà navigo a vista. Al momento la mia paura di morire ha incontrato la paura di morire del 2011: l'autunno. Questa stagione matura mi porta a produrre macedonie, centrifughe, ondate di vendemmie (l'ultima ieri), spremitura di mele, raccolta di castagne, schiacciamento di melograni... Chi mi fermerà?
E mentre immergo esaltato il mostimetro, in una casa punteggiata di succhi rappresi e moscerini, continua una raccolta che non conosce stagioni: quella delle frasi di Edo.
Profumo d'autunno
I genitori in cucina: "Edoooo... Ale ha cacato? Annusagli il culettoooo"
Edo in salotto: "Sa di uvaaaa"
Neologismo d'autunno
"Papà, mi racconti una favola?"
"È tardi, dormi"
"... almeno una figastrocca"
Inspirazione d'autunno
"Papà, sai che io non respiro solo col naso e con la bocca ma anche col culetto?"
Autunno di merda
"È imbarazzante, c'è un'ape che mi segue"
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mercoledì 21 settembre 2011
30. MIMMO CORNER < paura >
La mia donna è al supermercato. Una dolce bambina si avvicina al cassone delle noci e allunga la mano. La madre osserva la sua creatura dal bancone del macellaio e le lancia un monito: "GIULIA! SE TOCCHI QUELLE NOCI TI SQUARTO DAVANTI A TUTTI!". I 90 decibel del monito precipitano la zona frutta e verdura in un silenzio tetro. Giulia sorride serena. Conosce la sanguinaria soprano che l'ha partorita e non batte ciglio.
Ne sono certo. Giulia diventerà l'aiuto regista di Dario Argento, la responsabile splatter di "Henry pioggia di sangue 12", l'addetta stampa di Brunetta... Insomma la sua carriera nel mondo del terrore sarà fulminea.
I miei figli invece sono dei rammolliti.
Xenofobia
Mimmo e Edo, menando fendenti, giocano a fare i supereroi.
Edo: "Io sono Scorpiosauro!"
Mimmo: "... e io Extracomunitarie!"
Horror
Mimmo occhi sbarrati: "Ho visto un film che faceva paura. È il film di Mosè. C'era un signore che buttava i bambini in un burrone... secondo te è una storia vera?"
Io: "Si"
Mimmo occhi sbarrati: "Per fortuna che non ti ho sentito, papi..."
Incubo
"Hai paura del buio?"
Mimmo: "Ma va! L'ho visto 100 volte!"
Ne sono certo. Giulia diventerà l'aiuto regista di Dario Argento, la responsabile splatter di "Henry pioggia di sangue 12", l'addetta stampa di Brunetta... Insomma la sua carriera nel mondo del terrore sarà fulminea.
I miei figli invece sono dei rammolliti.
Xenofobia
Mimmo e Edo, menando fendenti, giocano a fare i supereroi.
Edo: "Io sono Scorpiosauro!"
Mimmo: "... e io Extracomunitarie!"
Horror
Mimmo occhi sbarrati: "Ho visto un film che faceva paura. È il film di Mosè. C'era un signore che buttava i bambini in un burrone... secondo te è una storia vera?"
Io: "Si"
Mimmo occhi sbarrati: "Per fortuna che non ti ho sentito, papi..."
Incubo
"Hai paura del buio?"
Mimmo: "Ma va! L'ho visto 100 volte!"
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