Quel banco di formica dove incastro mio figlio ogni mattina è lo stesso. Lo riconosco: texture verde pelosa, tubi canna di fucile, buco per penna d'oca e calamaio, sedia in lamellare curvato a mano da sapienti mani di artigiani morti e defunti. Ma se gli arredi non sono cambiati, la scuola lo è. Geografia si chiama "spazio", storia "tempo", parlano inglese, uno stampatello smart ha ucciso il corsivo e portano a casa libri di 120 pagine (cioè Edo li porta... non so poi se è lui che... una volta l'ho beccato sul divano che leggeva "Internazionale", quindi). Tra l'altro imparano le tabelline a memoria esclusivamente a salti. Ieri sera lo porto a letto che ignorava totalmente quella del 4. Stamattina, a colazione, il miracolo:
"4 per 2?"
"8"
"4 per 4?"
"16"
"4 per 8?"
"32"
"Grande Edo!!! Ma..."
"L'ho ripassata durante la notte"
Si alza. Ignora il punto di domanda che blinka sul mio cranio. Scansa con rudezza le smancerie della madre che gli si era appesa al collo come una pon-pon girl. Esce di scena, biscotto agli angoli della bocca, con una battuta da stronzo navigato:
"... basta credere in se stessi"
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lunedì 9 aprile 2012
giovedì 24 febbraio 2011
Grattacapi

Fino a 10 anni, non capivo chi diceva "il paese dello Stivale". Guardavo la cartina dell'Italia e non vedevo stivali. Vedevo un Braccio Con La Mano Che Gratta Il Mare. Ed ero anche testone. Non capivo perchè il colonnello Bernacca si ostinasse a fare previsioni sull'acqua.
Quando il mio collega Marco sente 'sta storia mi fa: "Ma come? A scuola non disegnavi le cartine?". Come no! Decine e decine di confini calcati con la cura che solo due occhi strizzati e una lingua tra i denti sanno garantire. Ma erano cartine di regioni, forme senza contesto: il pilota pazzo del bob laziale, il triangolo della Sicilia che se lo giri è Piemonte, il gancio della Puglia che se lo pieghi è Liguria, il draghetto ammaestrato del Veneto... E mi fidavo: ero convinto che se avessi incastrato tra loro quelle forme, avrei certamente ottenuto il Braccio Con La Mano Che Gratta Il Mare.
Poi una sera arriva la tv nuova. Bernacca mi appare a colori e il mio cervello fa switch. Quella sera anch'io ho visto "Lo Stivale". E ho scoperto che il mio cervello non è dritto... al massimo è raddrizzabile.
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