venerdì 21 dicembre 2012

ULTIMI CORNER DEL 2012

EDO CORNER
Karakatekismo
"Mi piace il catechismo, si imparano un sacco di mosse e ci si purifica"

Compiti a casa
Inventa una storia con la parola "tristezza":
"Un uomo va sull'astronave e volando incontra un panda alieno; ad un certo punto il panda, siccome l'astronave era verde, la scambia per un bambù gigante e la vuol mangiare. Però gli viene tristezza perchè è dura."

Dimenticavo!
"Bhè, io vado" esce dal portoncino.
Rientra subito: "Ah, già, Papà!"

MIMMO CORNER
Unicuique suum
"Quest'anno Edo va in terza, io in prima, Ale all'asilo e papà in pensione"

Ladri in casa
"All'università insegnano anche a rubare?"

"Quando sarò ladro, entrerò nelle case dicendo: TA-DAAAAN!"

Striscia negativa 
"Mi passi il salame? Ah, no... meglio di no che ho tutta la striscia arrossata"

A Natale siamo tutti più furbi
"A Babbo Natale posso chiedere un panettone?"


ALE CORNER
Perdite
"Devo trovarmi un altro amico perchè quello piange"

Kazzenger
"Le balene nell'acqua toccano?"

Di mamma ce n'è una sola
Ale: "Quando arrivano i fratelli?"
Mamma: "Tra poco, ma non ti piace stare qui con la mamma?"
Ale: "Mmmm... no. La mamma è troppo una"

martedì 4 dicembre 2012

39. MIMMO CORNER < va piano >


Ivan mostra sempre il pisello in mensa perchè vuole che una lo ami

La prima volta che ho fatto l'amore avevo 23 anni. All'inizio avevo paura. Terrore. Poi subentrò un rispetto reverenziale per tutte le donne. Per me erano esseri superiori, intoccabili, senza odori e colpe. Un coacervo irrazionale di pulsioni sudate come me, come poteva solo pensare di avvicinarsi a tanta perfezione? Probabilmente avrei continuato a masturbarmi con Postal Market, se al primo anno dell'università non fosse arrivata la prima sana fregatura. Una storia originalissima: io amavo Lei ma Lei non amava me! Come minchia era possibile? Imboccai il tunnel della delusione e delle cocenti lacrime. Un tunnel che dopo sei anni sbucò in un finale scontato: il sesso in sharing. Durante questa ginnastica fantastica, alcune femmine s'innamorarono di me. E provai il sottile piacere di farle soffrire. Portare il mio pisello a segno fu dura. Fu un lungo viaggio liberatorio che mi fece perdere freschezza, ingenuità, sogni... e guadagnare in figaggine. Oggi guardo Mimmo e penso: "Resta così Mimmo. Va piano. La libertà può attendere".

La mamma di Marco è in tarallo*

Mamma, ma tu sei una donna sessuale? Una col pisello che dentro ha una patatina?

Se non mi dai la Coca Cola divento rosso, mi si ingrossa la vena e muoio.

Beati i morti perchè hanno il sangue secco e le zanzare non li pungono

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* travaglio

mercoledì 28 novembre 2012

27. EDO CORNER < fighetto >

Colloquio con le maestre
Maestra: "... è distratto, dimentica tutto, è indisciplinato, non ci ascolta, fa tutto con superficialità... Signora, avete per caso problemi a casa?"
Madre di Edo: "In... in che senso?"
"Non so, tensioni..."
"No. Cioè il mio ragaz... mio marit... il mio compagno ha cambiato lavoro e..."
"No, non c'entra"
"..."
"..."
"Per caso Edo è innamorato?"
"Mi ha parlato di una bimba..."
"Ah si??? E CHI È... CHI È?"

Ok, un classico. Pensate che, in quanto padre, pratichi anch'io lo sport nazionale di considerare mio figlio un genio incompreso e le maestre delle veterocomuniste sessualmente e economicamente frustrate. Peccato che io sia il frutto di un accoppiamento assistito dalle Regie Scuole del Regno: padre insegnante, mamma insegnante, nonni e zie insegnanti. La maestra ha certamente bisogno di una bella vibrata di carni ma ha ragione. Edo va ripreso per mano e aiutato. Deve capire che nella vita serve metodo, disciplina, ordine. Rifletto. A memoria non mi sembra che in casa ci sia qualcuno con i requisiti giusti per insegnare metodo, disciplina e ordine senza scoppiare a ridere. La madre ha finito il report sul colloquio. Tocca a me. In tinello i minuti scorrono. La mosca sopravvissuta smette la sua ricognizione e atterra sul lampadario. Il mio sguardo severo si alza su Edo. Il Padre parla:

"Edo tu fai il fighetto"

Seguono occhiate perse dei minori, polemica della donna ("che c'entra fare il fighetto???") e invettiva fuori luoghi dell'anziano padre contro la scuola d'oggigiorno che chiama "Tempo" "Storia" e "Spazio" "Geografia". E infine accordo unilaterale sull'elenco di app, giochi, device di cui Edo sarà privato se mancherà le consegne. Tra i giochi a rischio ci sono anche le lezioni di pianoforte. Edo piange: "Il pianoforte nooooo" (giuro). Mimmo trattiene le lacrime facendo una sorta di scafo con la mandibola. Ale sprizza gioia e cibo.

Controllo dei compiti
Tra i rimproveri della maestra c'era pure quello che non gli controllavamo i compiti. La prova era che i suoi quaderni non recavano traccia di alcuna correzione esterna. A nulla valse... valè... valquette... non servì a nulla spiegare che la cosa era voluta. Che lo aiutavamo, gli dicevamo gli errori, ma che quando Edo si rifiutava di correggerli (il fighetto si rifiuta spesso) gli dicevamo che se la vedeva con la maestra. Niente da fare. E così sabato mi armo di una matita acuminata e apro il quaderno:

Descriviti con degli AGGETTIVI
Io sono: soddisfatto, bravissimo, spiritoso, utile, vivace, informatico, peloso, simpatico, coraggioso.

Fighetto del cazzo.

mercoledì 21 novembre 2012

Sana invidia











Lei è Tina Fey

Sto facendo un corso di improvvisazione teatrale. Prima di tutto perchè da grande voglio diventare come Tina Fey. Poi perchè ne ho bisogno. Imparare ad ascoltare gli altri, mettere gli interessi del team davanti ai miei, sparare cagate con chiarezza algebrica... Insomma mi serve. Però è dura. È un po' come imparare a sciare. Bisogna fare l'opposto di ciò che ti suggerisce l'istinto. Sei davanti a una pista nera ricoperta di scheletri umani? Buttati! Sei in cima a una lastra di ghiaccio scintillante? Peso avanti e vai! Le racchette? Via le racchette! Insomma il corso insegna a liberarmi da tutto ciò che sono. E siccome io sono da 44 anni e fischia, ho un paio di tir pieni di roba pesante che non so bene dove scaricare. I miei tre bimbi invece no: tanti concetti, zero preconcetti, tante idee, zero giudizi... Hanno l'esoscheletro mollo e sulle spalle uno zainetto di Winnie the Pooh vuoto. E così, guardo i tre Tina Fey in miniatura che girano liberamente per casa. E io li invidio. Dio come li invidio!

Si parte
Io: "Forza, tutti in macchina!"
Edo: "Con quale andiamo?"
Io: "Indovinate... è la più veloce!"
Mimmo: "Presto, annusiamole!"

Sosta forzata
Ale: "È tempo di pipì"

Edo: "Ho il pisello scoppiante"

Mi fermo tra i camion parcheggiati.
"Dai Edo, falla qui"
"... qui no"
"Dai"
"... ho il pudore"
"Dai!"
"Il mio pisello diventerà famoso"

Chiacchiere da abitacolo
Io: "Comunque anche la benzina dell'Eni è cara eh?" 
Edo: "A me quel Papaleo non piaceva per niente"

Mimmo: "Mamma, tu non vedi l'ora di diventare vecchia così ti puliamo noi?"

Edo: "Hanno trattorato i campi"

Mimmo: "io sono un omosessuale?"
Mamma: "... sei un bambino"
"... sono un bambino sessuale?"

Stress da abitacolo
Io: "ORA VI MENO A TUTTI E TRE!!!"
Ale sereno: "Nooo, che peccato"

martedì 23 ottobre 2012

Digital Family


"Il futuro è nelle nostre mani" (Edo)

La fase due di internet, irruppe dal portoncino di casa circa 5 anni fa. Nonni, figli, genitori... un'intera famiglia ne fu travolta con effetti diversi. I nativi digitali (Edo, Mimmo, Ale) vissero la cosa con naturalezza e curiosità. E oggi sanno già tutto. I matusa invece (nonni in primis) si sono fatti cogliere impreparati.

Nativi digitali
Io: "Chi sa il significato della parola icona?"
Edo: "iTunes"

Glossario di Ale: "Inecloniche" = "Giochini elettronici"

Mimmo: "Papà di mestiere scrive battute su internet"

Edo: "Papà, posso aprire Microsoft Word e scrivere dentro tutta la storia di Don Chisciotte e poi pubblicarla su Facebook?"

Mimmo: "Quando sarò grande, la mia password sarà culonero"

Matusa
Chiudo con l'immagine di un ottantenne travolto dal digitale: è l'avatar di mio padre su Skype. Mi sono chiesto a lungo se pubblicare questa cruda immagine. Alla fine ho deciso di si. Quello sguardo che scruta la webcam e quella canottiera, mi parlano di tutta la fatica che ho fatto a convivere per 31 anni con la sua tenace follia. Avrò qualche difettuccio, ma oggi sono uno splendido ultraquarantenne. Digitale.




lunedì 15 ottobre 2012

Dialoghi

In macchina
Sento la notizia del tipo che si è buttato da 39.000 metri in caduta libera.
"Edo, c'è un tipo che si è buttato da 39.000 metri in caduta libera!"
Edo: "Si chiama Felix Baumgartner"
"... Felix?"
Edo: "... Baumgartner"

A cena
In tinello piovono domande inquietanti.
Edo: "Ma i gay muoiono prima?"
Io: "No... mangia"
Mimmo: "Ma se noi sarebbero..."
Io: "... fossimo"
"Ma se noi fossimo uomini sessuali..."
"... omosessuali"
"Ma se noi fossimo omosessuali tu cosa ci dicessi?"
"... DIRESTI! Mimmo: l'italiano, L'ITALIANO!!!"

Viva l'italiano e la sua estrema complessità.

martedì 9 ottobre 2012

26. EDO CORNER < Dio Day >

"Buongiorno, vorremmo iscrivere nostro figlio Edoardo a catechismo"
"Ah bene. Questo è il modulo da compilare. Ecco la penna."
"Senta, che orario fate?"
"Il giovedì, una volta la settimana"
"Dovrà andare anche a messa?"

La Sorella dell'ordine delle Pastorelle di Dio capisce di avere davanti un'atea naturale che ignora i fondamentali: "bè, signora... si. La messa la deve fare"
"Ah... già... sa com'è, noi non pratichiamo..."
"Può essere l'occasione per riavvicinarsi a Dio.
(Commuovendosi) A proposito, don Vittorio se ne va e stiamo raccogliendo soldi per un regalo di commiato"
"..."
"Sa, gli prendiamo un compiuter piccolino, di quelli che si aprono..."
"... un portatile"
"Un portatile, sì...
(preoccupandosi) ma con le immagini dei santi eh?"

L'incontro con la suora l'avevo dimenticato ma era previsto. Noi genitori siamo stati in seduta plenaria da tinello per ben 2 ore prima di decidere se iniziare il primogenito al Verbo della Sacra Romana Chiesa. Alla fine, fumata bianca! Dal sinodo è uscita una scusa fantastica che ci preserva da eventuali fulmini divini e dalla responsabilità di genitori: siccome Edo non crede in Babbo Natale, nella Befana, nei fantasmi, nei mostri che abitano il buio, (non credeva neanche nella balena, ma l'ho fatto ragionare), è salutare sottoporre il suo agnosticismo annoiato al fuoco di fila dei teologi. La speranza è che gli insegnino un po' di vedo-non-vedo, ne ha davvero tanto tanto bisogno. Del resto lo sapevo. Alla domanda "papà, ma Dio esiste?", ormai la mia risposta creativa ("se ci credi, lo vedi") non bastava più. E così il D-day è arrivato: tra i fumi del minestrone, la madre mi informa della sua figura di merda con la Pastorella. Mentre parla, il testone di Edo si specchia sul suo fiero pasto. È stanco. Distrutto da settimane di pellegrinaggi in palestre e campetti sportivi nella speranza di capire quale sport gli farà meno schifo. Ha fatto prove per rugby, basket, calcio, nuoto, perfino scherma. Alza lo sguardo spento verso di noi e liquida la notizia del catechismo con la polemica di un senzadio:

"Andrò a catechismo senza aver fatto neanche una prova"