mercoledì 28 novembre 2012

27. EDO CORNER < fighetto >

Colloquio con le maestre
Maestra: "... è distratto, dimentica tutto, è indisciplinato, non ci ascolta, fa tutto con superficialità... Signora, avete per caso problemi a casa?"
Madre di Edo: "In... in che senso?"
"Non so, tensioni..."
"No. Cioè il mio ragaz... mio marit... il mio compagno ha cambiato lavoro e..."
"No, non c'entra"
"..."
"..."
"Per caso Edo è innamorato?"
"Mi ha parlato di una bimba..."
"Ah si??? E CHI È... CHI È?"

Ok, un classico. Pensate che, in quanto padre, pratichi anch'io lo sport nazionale di considerare mio figlio un genio incompreso e le maestre delle veterocomuniste sessualmente e economicamente frustrate. Peccato che io sia il frutto di un accoppiamento assistito dalle Regie Scuole del Regno: padre insegnante, mamma insegnante, nonni e zie insegnanti. La maestra ha certamente bisogno di una bella vibrata di carni ma ha ragione. Edo va ripreso per mano e aiutato. Deve capire che nella vita serve metodo, disciplina, ordine. Rifletto. A memoria non mi sembra che in casa ci sia qualcuno con i requisiti giusti per insegnare metodo, disciplina e ordine senza scoppiare a ridere. La madre ha finito il report sul colloquio. Tocca a me. In tinello i minuti scorrono. La mosca sopravvissuta smette la sua ricognizione e atterra sul lampadario. Il mio sguardo severo si alza su Edo. Il Padre parla:

"Edo tu fai il fighetto"

Seguono occhiate perse dei minori, polemica della donna ("che c'entra fare il fighetto???") e invettiva fuori luoghi dell'anziano padre contro la scuola d'oggigiorno che chiama "Tempo" "Storia" e "Spazio" "Geografia". E infine accordo unilaterale sull'elenco di app, giochi, device di cui Edo sarà privato se mancherà le consegne. Tra i giochi a rischio ci sono anche le lezioni di pianoforte. Edo piange: "Il pianoforte nooooo" (giuro). Mimmo trattiene le lacrime facendo una sorta di scafo con la mandibola. Ale sprizza gioia e cibo.

Controllo dei compiti
Tra i rimproveri della maestra c'era pure quello che non gli controllavamo i compiti. La prova era che i suoi quaderni non recavano traccia di alcuna correzione esterna. A nulla valse... valè... valquette... non servì a nulla spiegare che la cosa era voluta. Che lo aiutavamo, gli dicevamo gli errori, ma che quando Edo si rifiutava di correggerli (il fighetto si rifiuta spesso) gli dicevamo che se la vedeva con la maestra. Niente da fare. E così sabato mi armo di una matita acuminata e apro il quaderno:

Descriviti con degli AGGETTIVI
Io sono: soddisfatto, bravissimo, spiritoso, utile, vivace, informatico, peloso, simpatico, coraggioso.

Fighetto del cazzo.

2 commenti:

cinema e oltre ha detto...

Concordo a pieno con te!!
Se ti dovesse piacere il cinema e desideri parlarne vieni a dare un'occhiata al mio blog che parla di quessto argomento:-)

Giangi ha detto...

Ciao, grazie del sostegno.