martedì 31 luglio 2012

Il test della mamma

Capita a tutti prima o poi. Lavorare in una delle tante fabbriche del 2.0, tornare a casa e ricevere la telefonata dalla mamma. Una mamma molto analogica che ti vuole molto bene.

"Ciao"
"Ao"
"Come stai? Ti sento giù"
"Eh..."
"Tutto bene al lavoro?"
"M"
"A proposito, ieri ero con la mia amica Lucia e le ho detto che tu lavori con i compiuter... poi le ho detto che hai fatto anche delle pubblicità... in realtà non ho capito bene ma... CHE MESTIERE FAI ESATTAMENTE?"

Allora, per tutti coloro che si trovano a gocciolare sudore sul nastro della grande catena di montaggio digitale senza capire bene chi sono e cosa fanno, ecco un test orientativo che consente di rispondere alla domanda di mamma.



Programmer = "Sono un tecnico informatico... roba seria mamma"
Web designer = "Faccio il grafico... no mamma non sono omosessuale"
Copy= "Scrivo testi. No, non torno a lavorare con papà... scrivere è il mio mestiere... SCRIVERE È UN MESTIERE!!! Mamma... mamma ci sei?"

mercoledì 18 luglio 2012

25. EDO CORNER < un borghese piccolo piccolo >

Breve carrellata di frasi che danno la misura di che razza di borghesuccio stia tirando su. Tutto suo padre peraltro...

Pigro
Io: "che sport fai quest'anno ai centri estivi?"
Tutto esaltato: "bocce!"

Falso
"Ai centri estivi io prego. Ma prego muovendo solo la bocca perchè non so le preghiere. Non vado a catechismo io perchè non voglio fare il prete. Mi fanno andare a messa ogni giorno... dopo la dance"

Venale
"Edo, perchè non fai l'arbitro?"
"Che schifo, si guadagna poco"

Montato
"Io e Orso abbiamo un'azienda. Domani disegnamo i nostri biglietti da visita"

"Montato"
"Il mio problema grosso sono le tasse"

lunedì 9 luglio 2012

La mosca e il violino

Grazie al caldo sono finito in montagna. Il grande prato era tenuto corto da vari animali. Tra questi una decina di cavalli. Che coda magnifica che hanno i cavalli! Ipnotizzato dai movimenti erotici di tutte quelle code, mi sono messo ad ascoltare una delle mosche che li infastidiva. Ecco la sua storia.

"Voi uomini ci odiate. E il fatto poi di andare pazze per la cacca, non ci aiuta. Quello che non capisco però è quando dite: "Le mosche sono inutili". Ecco, io qui non vi seguo più. Ma come? I vostri scienziati dicono che per tutto c'è un perchè e noi all'improvviso siamo inutili? Senta - visto che non ha niente da fare - oggi vorrei spiegarle il nostro perchè. Risale a un sacco di tempo fa, quando iniziammo ad amare i cavalli. A modo nostro s'intende. Quell'odore intenso, quel sangue così dolce e nutriente. Neanche uno di quei quadrupedi sapeva come cacciarci. Poi un giorno finì la pacchia. Nacque un cavallo con una coda lunga e fluente, piena di fili lucidi e rigidi, come affilate fruste. Inizialmente tutti lo sfotterono: non s'era mai visto uno stallone con una parrucca da sciantosa attaccata al culo. Ma vista con gli occhi delle mosche, quella coda aveva il suo perchè. Ci rendeva i pasti scomodi e pericolosi. E così andavamo dagli altri; lui - quello con la strana coda - lo lasciammo in pace. Le cavalle cercavano di farselo amico per mettere il loro muso vicino al suo culo e sfruttare quelle liberatorie sferzate. Circondato da cavalle e libero dai fastidi, si accoppiò più degli altri. Ebbe una vasta discendenza con code uguali alla sua. Col tempo, le cavalle trovarono quei peli prima utili, poi necessari. Alla fine affascinanti. Quando tutti i cavalli ebbero code così, arrivò l'uomo. Chiamò quei peli crini. E scoprì che erano perfetti per suonare violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Inventò l'orchestra capisce? Che è come dire che inventò la musica. Ora mi faccia una cortesia: lo spieghi lei agli uomini che anche noi abbiamo il nostro perchè. Senza le mosche non ci sarebbe stata la musica. Glielo dica"

Ok glielo dico.

martedì 26 giugno 2012

Voglia di bar

Mentre guardo l'epico scontro calcistico tra Grecia e Germania, la famiglia commenta che neanche Altobelli nei suoi momenti migliori...

Edo: "Ger-Gre... è un anagramma"
...
Ale: "Ueeeeehh... non volevo vedere la notte io!
...
Mimmo: "Dio è fatto così: riccioli, capelli neri, pelle rosa, pallone, maglia della Roma e unghie azzurre da quanto sono pulite..."
...
Edo: "La Germania è una squadra di sfioratori"
...
Ale: "Non volevo vedere la notteeeee..."
...
Madre: "molto pelosi i greci"

E così sogno un bar di campagna. Con i tavoli in formica, la mosca Tenace, vecchi che urlano in coro, rari camion lanciati a tutta velocità che gonfiano le tende... e davanti la mia birra. La mia fresca clessidra d'oro dalle mille bollicine kamikaze. Sogno 90 minuti. Altrove. Tutti per me.


mercoledì 13 giugno 2012

38. MIMMO CORNER < il magico peso >

La vita di Mimmo gira spensierata e vorticosa come una ruota. Il bello di questa ruota è il magico peso attaccato di lato che fa sballare tutto. Sballa l'equilibrio, sballa la logica, sballa le priorità, sballa le forme... Ascolto mio figlio e mi rendo conto che quel magico peso è lo stesso che usa Steven Wright per farmi ridere. Non c'è dubbio: perchè tutto giri giusto devo restare bambino.

Equitazione oggi
Io entusiasta: "Sei andato a cavallo?"
Mimmo: "Si, anche sopra!"

Equitazione ieri
"Sai cos'è di troia?"
panico dei genitori
"... di legno!"

Mamma
Biglietto di auguri per la festa della mamma:
"Tanti auguri perchè ti ho fatto un regalo"

Papà
Mimmo interroga la nonna (mia madre):
"Da quanto tempo conosci papà?"

Bellissimo 1
"Per fortuna non ho i denti davanti così quando arriva Carie non me li buca"

Bellissimo 2
"Una mi ha baciato. Per fortuna ero senza caccole e col muco dentro"


mercoledì 6 giugno 2012

24. EDO CORNER < Edolescenza >

Non sta mai composto, riponde sempre, piagnucola per tutto, pretende, fa quello che gli pare, disobbedisce. C'è qualcosa che frulla nella testa dell'intellettuale di famiglia: grande come un mulino a vento, veloce come la sua "r" moscia. Pensavo fosse una carenza d'affetto. Poi che fosse il nervosismo serpeggiante per casa. Poi che fossero i fratelli che se ne approfittavano. Forse l'amore!

Edo, hai la morosa tu?
"BASTAAAA... TE L'HO DETTO MILLE VOLTE!!!"
"Ce l'hai o no?"
"SI!"
"E come si chiama?"
Risponde Mimmo: "si chiama N***** ma non lo ama"
Edo precisa: "Tanto ne ho anche altre"

L'amore quindi non c'entra. Poi ieri, finalmente, è arrivata la risposta. Era dentro una domanda:

"Mamma, sei pronta per la mia adolescenza?"

venerdì 1 giugno 2012

Il padre può attendere

Sono settimane che lavoro come un idiota, rientro a casa tardi e con la schiena a pezzi. Questa sera però è l'ultima. Finalmente potrò riprendere in mano la mia vita. Non ho ancora girato la chiave nella toppa che sento levarsi le urla dei minori.

Ale in lacrime: "voio una bambina bellissimaaaaa"

Mimmo sfotte: "Edooo... hai la testa a forma di donna sexy, hua, hua, hua..."

Edo mi vede e si fa sotto: "Papi, posso giocare col tuo Aifon?"

Ale: "voio una bambina bellissima ioooooo"

Mimmo: "Faccio la fionda di saliva?"

Ale: "voio una bambina bellissima ioooooo"

Edo: "E papi? posso l'Aifon?"

Mimmo: "Papà, ma Rosy Mauro ha tradito Gesù?"

Edo: "l'Aifon papi..."

La madre dei miei figli si è arresa. I minori sono padroni assoluti del campo di battaglia. Sarebbe il momento di rientrare nel mio ruolo di padre con 4 urli ben assestati. Sono i figli stessi che me lo chiedono. Inconsciamente. Disperatamente. Ma un accadimento drammatico mi fa cambiare idea. È quando mi butto sul divano e vedo i tre teppisti che mi saltano addosso urlando. Sono senza pantaloni e mutande. Vengo schiaffeggiato selvaggiamente da 3 allegri micropeni. La mia decisione è irremovibile: per stasera terrò la bocca chiusa.