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lunedì 14 maggio 2012

Mamma la splendida. Papà il mascalzone.

Ieri era la festa della mamma. Mimmo sale su una sedia:


Improvvisamente mi torna alla mente la poesia di Edo per la festa del papà. Me la faccio ripetere:



Capito? Mamma ha lo sguardo profondo e papà è un gallo. Mamma ha il pancino e papà mangia. A mamma batte il cuore e papà invecchia. E gli rincresce pure. Non a lei. Solo a lui. E stendiamo un velo pietoso su quel: "... e se si sposa PUO' diventar papà". E se non si sposa? Non ho dubbi. Le maestre ce l'hanno con me! E me le vedo in crocchio che scuotono la testa e guardano sconsolate mio figlio Ale che piscia felice nel giardino dell'asilo nido (Edo l'ha fatto):

"Guarda che selvaggio..."
"Tutta colpa di suo padre..."
"Che figo suo padre..."
"È un mascalzone, altro che!"
"Si, ma è figo"
"Tre figli e non la sposa!"
"Tipico dei fighi..."

Bè care maestre, lasciatemi dire una cosa. Pestare sui maroni fin da piccoli ha delle conseguenze per tutti. Sensi di colpa e di perenne inadeguatezza, fragilità nei confronti della vita, paura di morire... qualcuno la chiama "crisi dei 40 anni". In realtà sono cose che ci hanno alimentato dentro fin da bambini. Fardelli tipicamente maschili che abbiamo ciucciato col latte materno e col succo di frutta dell'asilo. E siccome - questo si! - i maschi si lamentano un sacco, succede che tutti questi pesi a 40 anni vengono scaricati addosso alla femmina che hai a fianco. Domanda: perchè?

Qualcuno pensa che esageri vero? No, non esagero. Dopo la poesia alla mamma, saliamo in auto. Ed ecco la discussione filosofica tra Edo e Mimmo:

Mimmo: "Ma dobbiamo morire tutti?"
Edo: "Si, tutti"
Mimmo: "È obbligatorio"
Edo: "Certo"
Mimmo: "Ma perchè?"
Edo: "Perchè a un certo punto diventi talmente vecchio che ti rincresce e muori"

Mi rincresce Edo, benvenuto nel club.

venerdì 11 febbraio 2011

"Se non ora quando?"

Wehe, wehe, weheee...
Stavolta è una spia internazionale. Stavolta è inseguita e si ripara in un ascensore. Anche stavolta... si spoglia.

Quando dal monitor fa capolino l'ennesima tetta di Belen, mi giro come tradizione verso i miei figli per metterli davanti alle loro responsabilità. Ma Edo e Mimmo mi fregano e danno le spalle alla tetta. Contro ogni istinto, le loro nuche puntano eroiche la tv; le loro guance tese tradiscono fieri sorrisi.
Realizzo che sono prevedibile. Serve cambiare strategia: questa domenica i Marino caricheranno in spalla i loro pesanti piselli e andranno in piazza a farsi insultare dalle donne. Parità di diritti! Rispetto! Coraggio! Silvia starà a casa, è troppo indietro con le lavatrici.

Signori...

"Pipì urrà"

... e Signore
Mimmo: "Quando ero piccolo ero nella pancia di una signora..."
Edo interrompe: "... era la mamma citrullo!"
Mimmo: "Quando ero nella pancia non sapevo che era la mamma"


"Niente..."
Mimmo: "Ma i maschi cosa c'entrano con le femmine?"