mercoledì 15 gennaio 2014

7. ALE CORNER < the ring >

... e la Pietà come un neonato nudo che cavalca l'uragano
o i cherubini del cielo che spronano i corsieri invisibili dell'aria
dentro gli occhi di tutti avventeranno il fatto atroce
e le lacrime affogheranno il vento.

W. Shakespeare

Ieri leggevo le parole di questo emergente scrittore inglese sul mio trono di ceramica e mi dicevo: in Inghilterra c'è proprio un tempo di merda... Un perenne gennaio-febbraio padano con una bella spruzzata di freddo e acqua in più. Lavorare lì deve essere dura. E fare i genitori non oso immaginarlo.

Il tempo british di questo periodo, rende i miei weekend interminabili. A renderli anche insopportabili ci ha pensato Madre Natura. Ha stabilito che Edo il Vecchio e Mimmo il Pazzo hanno l'età giusta per riempirsi di mazzate. Per gioco, per noia, per odio... i due passano le giornate a menarsi di santa ragione. E così, visto che piove, ogni tanto li meniamo anche noi genitori. Da circa un mese vivo prigioniero in un ring.

L'unico poco interessato al free fight è Ale. Il piccolo dedica il suo tempo a due cose: fare puzzle e capire, a grandi linee, chi è.

"Io non voglio diventare grande. Voglio diventare potenziato"

I puzzle richiedono silenzio. Capire chi sei, quando hai 4 anni, richiede di trasformare le emozioni in domande. Un milione di domande.

(Incuriosito) Nonna, quando tu eri piccola, noi eravamo grandi?

(Stupito) Se un bambino diventa un gatto, come può?

(Preoccupato) Se metto il ghiaccio nel cuore, si rompe?

(Terrorizzato) Sai dove abitano i ladri? Sul buio.

(Sciando) Papà, mi sbucci il casco?

(Triste, giocando con la cuginetta) Sai che io non tengo le ragioni?

Mi vuoi bene anche quando sono vecchio?

E povero?
Sì, ancora di più
(Scoppiando in lacrime) Ma io non sono povero! I miei fratelli hanno un sacco di soldi, solo che non me li danno...

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