giovedì 10 novembre 2011

Ops, sorry













Egregio direttore del Sole24Ore Roberto Napoletano,
Non pensa anche Lei che sia arrivato il momento di stare muti? Contrarre silenziosamente i muscoli delle chiappe si candida ad essere il futuro sport nazionale e non vedo perchè lei non debba praticarlo in tutto il suo splendore. In un momento in cui chiedete alla mia famiglia non di stringere la cinghia, ma di andare in giro in mutande (e pannolino) io penso che onestà, credibilità, coerenza, competenza e "stare muti" siano diventati valori assoluti. Oggi per molti italiani, sarebbe di grande giovamento se gli scienziati dell'economia come Lei che fino a ieri sapevano come andava il mondo e votavano di conseguenza, si infilassero un bel pompelmo in bocca. Le assicuro che è stagione.

Dunque, Egregio direttore, in questa mia pacata missiva Le chiedo uno sforzo e - visto che ci sono- anche un piccolissimo favore. Lo sforzo è di immedesimarsi nella vita della maggioranza degli italiani che sentono la pressione dei mercati internazionali sul culo. Per Lei, è uno sforzo sovrumano, me ne rendo conto, ma basta volare basso e stare muto e vedrà che può farcela.
Il favore invece è una quisquillia: potrebbe ritirare immediatamente dalle edicole di tutta Italia l'ultimo numero del Suo giornale? Non si può sbagliare, è quello con il titolo di merda.

Ossequi


















Ecco un suggerimento di titolo coerente con il pensiero ventennale di Confindustria e in linea con i nuovi tempi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grande commento!!!stessero una volta muti questi esperti del nulla, in particolare questo nuovo direttore della carta confindustriale, con gravi difficoltà comunicative...e va pure in tv. Non ci sarà mai pace per i giusti.

Giangi ha detto...

Grazie. È bello sapere di non essere soli.

Anche se Napoletano fosse un genio dell'economia, il punto è che l'economia non è scienza. È una disciplica incerta che spiega i comportamenti umani con strumenti scientifici (tipo il marketing) e a volte caga fuori dal vaso azzardando previsioni (tipo Otelma). Questi devono smetterla di spacciarsi per premi nobel della fisica quantistica solo perchè portano la cravatta, hanno fatto studi noiosissimi e fanno denaro col denaro. Fate le vostre grigie ed approfondite analisi, fate i vostri affari e, quando i nodi vengono al pettine, chiedete almeno scusa. "Fate presto" non vi appartiene. È roba mia, di noi italiani. Odio vedere tutti questi incravattati che s'indignano. Ma dove erano 2 anni fa? 5 anni fa? 17 anni fa? Chi sostenevano? Io tiro la cingia, ma non sono causa di questo disastro e non voglio essere preso in giro. "Fate presto" è un titolo indignato: l'unico che posso concedere alla Confindustria (e in generale a tutte le istituzioni italiane) è un titolo vergognoso e umile. Muti e a lavorare!