Ieri ho visto "Servizio Pubblico". C'era Silvio Berlusconi e il mio Drago era sveglio. Per placarlo, ho dato fondo alla mia riserva di cioccolata e mi sono connesso a Twitter (#serviziopubblico). Alla fine, il cavaliere ha trionfato. Mi sono accorto della cosa perchè il mio Drago scalpitava felice, sputando fiamme ovunque.
Un Drago dorme in ognuno di noi. E finchè dorme tutto bene. Fa il suo mestiere. È quando viene svegliato che fa danni. A svegliarlo è un particolare tipo di bugia. Quella sincera. Quella che ci raccontiamo credendoci. E quanto più ci riguarda, è grossa e ci crediamo, tanto più il Drago si eccita. Il segreto dei trionfi di Silvio sta tutto qui. Silvio racconta balle sesquipedali con una sincerità straordinaria. E così parla alle orecchie di tutti i Draghi d'Italia. Sveglia l'istinto primordiale di sopravvivenza che è in ognuno di noi; un istinto che ci porta a commiserarci, assolverci, amarci. Sempre e comunque.
Non mi consola pensare che un giorno i Draghi che agitano gli italiani torneranno a chiudere i loro occhi gialli. Che anche il mio riprenderà a produrre sogni e chiamarli col loro nome e a produrre amor proprio e sana speranza per tentare di realizzarli.
Non mi consola perchè ho imparato che il sonno dei Draghi è leggero. E l'Italia un paese chiassoso.