lunedì 29 luglio 2013

43. MIMMO CORNER < caldo >

Siamo di ritorno. Ale è dietro che consuma un sonno inquieto. I due fratelli sono restati in montagna con la nonna. Attraverso i vetri scorgo un tipo che pedala in mutande. In tangenziale ne sfioro un altro a torso nudo, asciugamano da spiaggia in spalla e infradito... ha l'aria di chi ha appena seppellito la moglie. Termometro e orologio spiegano tutto: 29°, 21.30 P.M. Ogni anno regala sempre un paio di giornate calde come quella di ieri. E allora ti trovi a dare i numeri e inseguire il fresco fino a 2.000 metri.
Ripensando alle uscite recenti, era certamente il cervello di Mimmo ad avere più bisogno di fresco. E con una certa urgenza.

Che dici, andiamo in montagna?
Ale: "Ho visto Gesù!"
Mimmo: "E perchè non hai pregato??? Se lo vedevo io dal vivo, pregavo"

Ok, andiamo in montagna!
Mimmo: "Gli angeli custodi hanno i muscoli?"
"..."
Mimmo: "No perchè ieri è caduta una stella e me n'è apparso uno a casa che li aveva grossi così..."

In viaggio...
Mimmo: "Ma perchè mi avete chiamato Marin?"
Genitori: "Marin è il cognome. Il cognome non si dà, viene automatico"
Mimmo: "Peccato, volevo chiamare mio figlio Sebastiano De Gasperi..."

In bosco...
"I miei sentimenti mi dicono che qua sotto c'è un diamante."

In sagra...
"Dobbiamo ricordarci di questa sagra! È Fantastica! Gli gnocchi non scottano: te li soffiano!"




Mimmo scrive sul vetro della mia auto: "Leggi 3 v(olte) p(agina) 40"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti seguo, aspetto con ansia ogni tuo nuovo post .... non ti ho mai lasciato un messaggio ma ora e' giunto il momento. Grazie per condividere con noi la tua meravigliosa famiglia che fa sembrare anche la mia "normale" :)
Gio

Giangi ha detto...

Non esistono famiglie normali, è questo il bello. Grazie per l'ansia con cui mi segui. Ora che lo so, per non lasciarti sola, scriverò anch'io con un po' di ansia da prestazione.