mercoledì 21 dicembre 2011

33. MIMMO CORNER < il compositore >

"Sono un compositore perchè a tavola sto tutto bello dritto"

Ed è vero. Più che "composto" a tavola, Mimmo è "compositore". Ma non compone i suoi capolavori con le note. Lui usa le parole.

Master avanzato
Io: "Che hai? Sei giù?"
Mimmo funereo: "Io non so essere serio. Voglio imparare a essere serio"

Il più grande spettacolo dopo la fase REM
Io minaccioso: "Mimmo! Stanotte hai fatto pipì a letto?"
Mimmo: "Non potevo andare in bagno... stavo sognando una cosa troppo bella"

La cosa troppo bella di cui sopra
"Ho sognato un prato di pizze margherite. Che poi col sole, era come se ne mangiavo 3"

Francis
Mimmo parla, parla, parla... Esausto gli intimo il silenzio con la mia proverbiale pazienza e amabilità. Permaloso, tace e mi pianta il muso.
Dopo 8 interminabili secondi, cerco di recuperare buttandola sui sentimenti gratuiti: "Mimmo... guarda che io ti voglio bene eh?"
Mimmo: "... anche se sono parlante?"

mercoledì 14 dicembre 2011

Meglio scopato che morto

"Come vi ho anticipato settimana scorsa, anche quest'anno siamo pronti per festeggiare tutti insieme il Natale! Ecco alcune diritte per la festa..."

La email della festa aziendale è arrivata puntuale come ogni anno. A mandarla stavolta è una certa Chiara. A parte Chiara, già so che le novità saranno poche. Cibo insufficiente, arachidi free, alcool contingentato, colleghe tirate come scoregge, CEO ubriachi perchè non hanno il coraggio di farci all'amore, colleghi ubriachi perchè non hanno il coraggio di farci all'amore e io che faccio il buffone gratis perchè non ho il coraggio di farci all'amore. Nihil novum sub solis penso (io generalmente penso in latino). Poi Chiara precisa:

"Viste le feste degli anni scorsi, sappiamo che qualcuno penserà di godersela e bere un pò di più quindi stiamo cercando gli alberghi aperti a cui potete appoggiarvi... Ci aspettiamo adesioni da tutti... "

Fico, posso bere! E sopratutto posso evitare di svegliarmi con la merda di Ale sotto il naso. Dormire lì è geniale! Chissà quanto costa però... Nel mio portafoglio sento il camion di Monti che fa manovra. Sto per lasciare perdere quando Chiara suona la carica.

"Ecco l'elenco degli alberghi:
... http://hotelomissis1.com ... 30 euro a persona BB...
... http://www.hotelomissis2.it ... 30 euro a persona BB
..."


Vedo in quei 30 euro tutto il lato umano dello spread. Vado a casa e annuncio trionfante alla mia femmina che potrà stare serena: alla festa aziendale dormirò fuori. Aha! Figata!
Siamo entrambi sul divano. "I cannoni di Navarone" baluginano sui miei occhi mentre sgranocchio le ultime castagne di stagione. Cotte da Dio. Malgrado i Cannoni, sento un silenzio assordante provenire dalla mia sinistra. Mi giro. La femmina è raggomitolata che fissa il vuoto.

"Non voglio che dormi fuori."

Le correggo il congiuntivo e poi cerco di farla ragionare dicendole che così posso bere e non rischio la vita tornando in macch...

"Non voglio che dormi fuori. Se ti ubriachi fai il cretino."

Cerco di ricordarle che sono molto più cretino da sobrio e che di solito è lei che quando beve apre le svendite (forse questa info facevo bene a non pubblicarla qui, ma ormai, tant'è...).
Lei insiste e mi ricorda i fasti della nostra prima serata assieme, quando per fare colpo le dissi: "Ti avverto eh? Sono infedele...". Cerco di tranquillizzarla: da quella seratona assieme, la mia tecnica di conquista non ha avuto upgrade e quin...

"Non voglio che dormi fuori"

Vado di ricatto. Se mi ritirano la patente, oltre a Ale, Edo e Mimmo dovrà accompagnare pure me al mio asilo così la licenz...

"Non voglio che dormi fuori"
"MA INSOMMA!! MEGLIO SCOPATO CHE MORTO NO?"

I Cannoni di Navarone tuonano in un mare di silenzio.

lunedì 5 dicembre 2011

20. EDO CORNER < non sono un tipo facile >








Non sono un credente facile

"Le papere credono in Dio?"

Non sono uno studente facile
Mimmo: "Chi sono i sonnambuli?"
Io: "Gente che fa le cose mentre dorme"
Edo: "Sarebbe bello essere sonnambuli per fare i compiti"

Non sono un tipo facile (1)
Edo è in macchina con la mamma di un suo compagno di classe. Ne approfitta per fare conversazione con un adulto fresco.
Edo: "Sai che in classe nostra c'è un bambino che tutte le bambine amano e che ama tutte le bambine?"
Mamma altrui: "Ah! Davvero?"
Edo: "Si... e sai chi è?"
Mamma altrui: "Chi è?"
Edo: "Sono io"

Non sono un tipo facile (2)

Ale bacia un pupazzo e Edo:
"Che schifo baciare uno che non ha l'anima"

venerdì 25 novembre 2011

32. MIMMO CORNER < simpatia >

"Vado a fare la pipì... puoi controllarmi che la faccia seduto?"
"Ma Mimmo... non puoi controllarti da solo?"
"No perchè qualche volta sono fuori di testa"

Una recente serie di colloqui con insegnati di asilo nido, materne e elementari ha segnato il punto sullo stato mentale dei tre nani che sfamo. Il verdetto m'è piaciuto! Ok, ok... sono disordinatissimi, distratti, permalosi, imbranati, disordinatissimi, annoiati, pigri, fifoni, disordinatissimi... Ma sono simpatici! Per me la simpatia è un valore assoluto. È la base su cui impostare tutto. La qualità umana più flessibile, leggera, magica. Ammalia, convince, innamora, zucchera, smorza, comprende, schermisce, sdrammatizza, olia... se sei simpatico, non esiste "difficilità" che non puoi superare. Quindi vai, Mimmo, facce ride!

Simpatia in cameretta
"I marziani hanno mai visto gli alieni?"

Simpatia in cucina
Mamma: "Stasera c'è coniglio. Vi piace il coniglio?"
"Non so... di solito mangio la volpe"

"Durante la guerra i soldati avevano fame e mangiavano topi, pali, luce, macchine..."

"Esistono i sottaceti?"

Simpatia uscendo di casa
"Piove, non voglio sporcare la mia moda"

"Stamattina papà si è vestito da sindaco"

mercoledì 16 novembre 2011

Weekend e punti di vista

Questo w.e. siamo andati in Toscana. Venti gradi di temperatura. Sembrava estate.
All'altezza di Roncobilaccio, la madre dei miei figli segnala su Waze una postazione della polizia stradale. Un utente ringrazia.

Edo: "Perchè ti ha ringraziato?"
"Perchè l'abbiamo avvertito che c'era la polizia..."
Edo: "... era ricercato?"

Guardo la madre dei miei figli come a dire "oh cazzo...", poi schiaccio l'acceleratore e semino gli sbirri.
L'Appennino a novembre sfoggia fioriture sorprendenti. La madre dei miei figli si emoziona: "Guardate che bello bambini, guardate che colori". Presto ci è chiaro che quello che vediamo noi non è quello che vedono i figli. Mimmo, in particolare, vede cose che noi umani...

"Guarda Edo, una scimmia..."
"Guardaaaa, una manta..."
"A me manca la Sardegna! Con tutti quei mariiii.... quelle baleneeee..."

Arriviamo nel Mugello, a Scarperia. Scopro che si chiama così perchè è "ai piedi" dell'Appennino. Siamo stati geniali a pigliare il toscano come lingua nazionale: ci basta parlare e viene fuori molto della loro intelligenza. Scarperia è segnalato come uno dei più bei borghi d'Italia e quindi sono deluso. È bellissimo, per carità, ma... stiamo parlando della Toscana. Cerco il riassunto storico del paese: la chiesa della piazza centrale va benissimo. Dentro però, la delusione continua... guardo meglio... attraverso la navata centrale... c'è un enorme Cristo dietro l'altare. Ha colori incredibili che trasformano il legno di cui è fatto in carne viva. Carne morente. Il Cristo è di Jacopo Sansovino. Capisco che quelle gambe corte, sproporzionate, non sono un errore: sono un indizio. Devo guardarlo dall'alto verso il basso. Quando mi faccio sotto, vedo tutta la tragedia umana nei tagli bianchi dei suoi occhi. Edo ascolta i miei commenti a ruota libera. Forse troppo libera...

"Andiamo via papà, ho paura".

Mangiamo e beviamo troppo cibi molto buoni, tra cui le costole di una meravigliosa cinta. Edo esce perplesso dai bagni del ristorante.

"Perchè tutti i bagni sono per signori in carrozza?"

Dopo avere dormito in un posto magnifico, avere visitato le galline, gli asini, le mucche e i parenti della meravigliosa cinta di cui sopra e dopo lo struscio a San Miniato, carichiamo tutti in macchina. La solita coda a Barberino trasforma il buio in notte, il "che bello" in "che tardi". I bimbi guardano in silenzio e rassegnazione l'ennesimo cartone su un Ipad esausto (che Dio mantenga in gloria eterna Steve Jobs). Mimmo chiude il weekend con una frase che apre a un futuro inquietante:

"La prossima volta andiamo a La Vega così conosco l'amica brasiliana di Edo"

Prego?

giovedì 10 novembre 2011

Ops, sorry













Egregio direttore del Sole24Ore Roberto Napoletano,
Non pensa anche Lei che sia arrivato il momento di stare muti? Contrarre silenziosamente i muscoli delle chiappe si candida ad essere il futuro sport nazionale e non vedo perchè lei non debba praticarlo in tutto il suo splendore. In un momento in cui chiedete alla mia famiglia non di stringere la cinghia, ma di andare in giro in mutande (e pannolino) io penso che onestà, credibilità, coerenza, competenza e "stare muti" siano diventati valori assoluti. Oggi per molti italiani, sarebbe di grande giovamento se gli scienziati dell'economia come Lei che fino a ieri sapevano come andava il mondo e votavano di conseguenza, si infilassero un bel pompelmo in bocca. Le assicuro che è stagione.

Dunque, Egregio direttore, in questa mia pacata missiva Le chiedo uno sforzo e - visto che ci sono- anche un piccolissimo favore. Lo sforzo è di immedesimarsi nella vita della maggioranza degli italiani che sentono la pressione dei mercati internazionali sul culo. Per Lei, è uno sforzo sovrumano, me ne rendo conto, ma basta volare basso e stare muto e vedrà che può farcela.
Il favore invece è una quisquillia: potrebbe ritirare immediatamente dalle edicole di tutta Italia l'ultimo numero del Suo giornale? Non si può sbagliare, è quello con il titolo di merda.

Ossequi


















Ecco un suggerimento di titolo coerente con il pensiero ventennale di Confindustria e in linea con i nuovi tempi.

giovedì 27 ottobre 2011

È vietato abbandonare pensieri








Parcheggio. Percorro il vialetto di casa. Dribblo gatti senza tetto e indignati. Giro la chiave. Sul divano 3 parenti strettissimi guardano i cartoni. Ignorando gli odori che emana il terzo parente strettissimo, vado in tinello. La cuoca, in tuta, sciorina il menu:

"Ciao, io vado a ginnastica. Cuociti una bistecca. L'ha sputata il gatto... vedi tu se è mangiabile"
"Scusa ma... non c'è altro?"
"E... no... cavoli... in effetti... aspetta..."
Testa nel frigo, urla entusiasta: "Si! Che culo! C'è una mozzarella scaduta!!!"

Più spesso non c'è ginnastica. E allora è il mio momento. Faccio manovra in tinello e scarico tutti i miei pensieri, di lavoro e di filosofia spiccia. È uno dei momenti più alti della mia giornata. Durante lo scarico non sarebbe ammessa replica, ma i parenti strettissimi di cui sopra non resistono e commentano sempre.

Parlo di evoluzione
Mimmo, fissandole i capelli: "Mamma, ma tu eri una scimmia?"

Mimmo: "Io da grande non voglio essere un uomo primitivo. Non mi piace mangiare cinghiale"

Parlo di Steve Jobs
"... insomma bisogna sempre pensare con la propria testa"
Edo: "Mi viene da piangere. Mi sembra una minaccia"

Parlo della mente umana
Mimmo descrive la sua: "Sai che si possono avere 20 pensieri alla volta? Attacchi i fumetti un po' davanti, un po' dietro così cich, cich, cich... e poi li puoi pensare. A me ne stanno 20"

Parlo della Coca-Cola
Edo: "Non mi piace la Coca-Cola"
(Come "mbè"? Edo ha 7 anni!!!)

venerdì 21 ottobre 2011

31. MIMMO CORNER < Barricato >







Quando rientro a casa, Edo mi saluta con odio. Sa perfettamente che di lì a 5 minuti, piglierò il telecomando e sostituirò il muso rosa di "Leone Cane Fifone" con quello del neo Ministro degli Esteri Lavitola... insomma metto il tg. Ale continua serenamente a piangere, dipingere le pareti con la cacca (prossimamente su questo blog) e mangiare la sua carota... nello stesso momento ovviamente. A Mimmo invece della tv frega poco. Accetta sereno l'imposizione e resta lì a fissare Lavitola. Passeranno i mesi e dopo la pigiatura, la fermentazione e la stagionatura di tutte quelle news, Mimmo sarà pronto da stappare.

Turchia
"Sembrava un paese turco. Tutti parlavano turchese"

Brasile
"Papà, ma Pippo Franco è in Brasile?"
(non sono riuscito a ricostruire la genesi di questa frase e sopratutto... come minchia fa un bambino di 5 anni a conoscere Pippo Franco???)

Grecia
"So come si combatte la crisi: basta che quando vai nei negozi non gli dai neanche un soldino."

Usa

Mamma: "Steve Jobs ha insegnato che dovete realizzare i vostri sogni e pensare sempre con la vostra testa"
Io: "... chissà cosa ci sarà in quella di Ale"
Mimmo: "Ciucci per tutti!"

Preoccupato: "Quando morirò, incontrerò Star Giop?"

Tornando dal bagno: "ma Stir Giop ha inventato anche il water?"

TeleVisione
Mamma: "A letto! Sei stanco!"
"No, no... ho gli occhi belli accesi"

Indignado
"Perchè dopo il 4 c'è il 5?"
"È così, bisogna accettarlo"

"IO NON LO ACCETTO!"

lunedì 10 ottobre 2011

19. EDO CORNER < autunni >










Pensavo che la crisideiquarantatreanni contemplasse l'arrapamento (mentale) facile, la nevrastenia gratuita, la prosopopea sborona, l'odio verso i giovani, il terrore dell'impotenza... insomma quelle robe che rendono i maschi adulti tanto desiderabili. In realtà navigo a vista. Al momento la mia paura di morire ha incontrato la paura di morire del 2011: l'autunno. Questa stagione matura mi porta a produrre macedonie, centrifughe, ondate di vendemmie (l'ultima ieri), spremitura di mele, raccolta di castagne, schiacciamento di melograni... Chi mi fermerà?
E mentre immergo esaltato il mostimetro, in una casa punteggiata di succhi rappresi e moscerini, continua una raccolta che non conosce stagioni: quella delle frasi di Edo.

Profumo d'autunno
I genitori in cucina: "Edoooo... Ale ha cacato? Annusagli il culettoooo"
Edo in salotto: "Sa di uvaaaa"

Neologismo d'autunno
"Papà, mi racconti una favola?"
"È tardi, dormi"
"... almeno una figastrocca"

Inspirazione d'autunno
"Papà, sai che io non respiro solo col naso e con la bocca ma anche col culetto?"

Autunno di merda
"È imbarazzante, c'è un'ape che mi segue"

mercoledì 21 settembre 2011

30. MIMMO CORNER < paura >

La mia donna è al supermercato. Una dolce bambina si avvicina al cassone delle noci e allunga la mano. La madre osserva la sua creatura dal bancone del macellaio e le lancia un monito: "GIULIA! SE TOCCHI QUELLE NOCI TI SQUARTO DAVANTI A TUTTI!". I 90 decibel del monito precipitano la zona frutta e verdura in un silenzio tetro. Giulia sorride serena. Conosce la sanguinaria soprano che l'ha partorita e non batte ciglio.
Ne sono certo. Giulia diventerà l'aiuto regista di Dario Argento, la responsabile splatter di "Henry pioggia di sangue 12", l'addetta stampa di Brunetta... Insomma la sua carriera nel mondo del terrore sarà fulminea.
I miei figli invece sono dei rammolliti.

Xenofobia
Mimmo e Edo, menando fendenti, giocano a fare i supereroi.
Edo: "Io sono Scorpiosauro!"
Mimmo: "... e io Extracomunitarie!"

Horror
Mimmo occhi sbarrati: "Ho visto un film che faceva paura. È il film di Mosè. C'era un signore che buttava i bambini in un burrone... secondo te è una storia vera?"
Io: "Si"
Mimmo occhi sbarrati: "Per fortuna che non ti ho sentito, papi..."

Incubo
"Hai paura del buio?"
Mimmo: "Ma va! L'ho visto 100 volte!"

lunedì 12 settembre 2011

18. EDO CORNER < Sardegna del Sud >

È stata una vacanza bellissima. Costruita attorno a un biglietto aereo dal prezzo sospetto. Decollo con applausi, lotteria milionaria, cibo e bevande escluse, shopping massiccio, atterraggio con squillo di tromba e applausi di sollievo: viaggiare Ryan Air è come beccarsi una vendita di pentole in un pullman che va al santuario di Padre Pio.

La Sardegna sud è verdissima. Non me l'aspettavo così verde. Mentre si percorre in auto tutto quel verde e quel blu, vedi i mirti e i fichi d'india carichi, invidi le capre che pendono dai dirupi e brucano aromi che finiranno nel pecorino, annusi e immagini un mare carico di pesce felice. Se fossi pesce vorrei boccheggiare solo lì. Percorro la Sardegna del sud e mi viene voglia di mangiarla. Mi è venuta anche voglia di essere ricco. A occhio e croce direi ricco sfondato; quanto basta per una due alberi con vele color vinaccia ed equipaggio ormeggiata a Porto Budello... Essere ricchi in Sardegna del Sud ha più sugo che esserlo a Preganziol di Treviso. Cerco conferme: "Edo, tu vorresti essere ricco?". "No. Si resta soli". La follia di Mimmo mi corre in aiuto: "Papi, ma Ulisse è laureato?". Riprendo a guidare con l'acquolina in bocca.

Le spiagge del sud della Sardegna hanno un verde folto e spettinato. Il mare è multicolor e dentro ha un sacco di pesci. Li abbiamo visti! Con Edo e Mimmo si va a piedi nudi sugli scogli e poi si torna mascherati via mare, chiappe al sole, mani sugli scogli che sembrano cuscini di piume senza federa. Io la chiamavo "l'avventura". Abbiamo bevuto tutti durante ogni avventura. Una bella sorsata di paesaggio Marino ciascuno. In spiaggia seguo lo sguardo di Edo: due stupende bimbe ballano la disco-music a piedi nudi sulla sabbia. Si guardano riflesse sulla vetrata del bar, non sia mai che non vadano in sincrono. Dopo un po' Edo chiude la bocca, la riapre e colpisce duro: "Tanto sono più vecchie. Moriranno prima di me". Sento Villa Certosa vicinissima.
Nella Sardegna del sud tutti leggono "Il Fatto Quotidiano". E tutti lo vendono. I negozi sono pochi ma vendono tutto. Le insegne sono graficamente sobrie. Puntano a colpire col testo: "Scarpe Diem", "Autoscuola Audace", "Ferramenta, Cartoleria, Alimentari, Edicola, Tabacchi. MANCA srl". Mimmo forse è sardo: "Andiamo alla comperativa". I sardi del sud parlano poco, sorridono con tirchieria, sono modesti, sono impacciati, facili all'imbarazzo, non ci sanno fare coi clienti. Insomma mi piacciono un casino.

Si rientra. Ci becchiamo la seconda aero-vendita. A casa due sketch confermano che la vacanza è stata efficace anche per Edo. E se è andata bene a lui...

Sketch 1
"Edo ma tu ce l'hai la morosa?".
"Uh... non mi ricordo più".

Sketch 2
Oggi è il primo giorno di scuola. Sono ancora a letto. Sento Edo, dall'altra parte della stanza, che cerca di fare mente locale sulla giornata che lo aspetta:
"Mammaaaa...."
"Dimmiiii"
"Ma io sono stato promosso o bocciatooo?"

martedì 9 agosto 2011

Giangi corner

Ho bisogno di ferie. In famiglia stacco la spina e quando cerco di esprimermi è un disastro: la voglia di trovare le parole sta a zero; quella di costruire soggettoverbocomplemento sottozero; la logica non è mai stata il mio forte... questo il risultato:

Sintassi minacciosa
"Chi piange, spengo la radio"

Cosa che non avrei mai pensato di dire nella mia vita e che invece ho detto. Ora mi vergogno da morire e mi sento vecchissimo. Diomio, ma come è potuto accadere?
"Edo, basta ridere"

Urlando indignato
Chi è bravo bene, chi non è bravo male!

venerdì 29 luglio 2011

Il rumore degli innocenti





Mimmo: "Edoooo! Sento il rumore dell'angelo custodeeee..."
Edo, senza smettere di giocare con l'iPhone: "È un aereo, citrullo"

Ecco. Credo che per oggi questo sia sufficiente.

martedì 19 luglio 2011

Il mito del Giangi



“Pianta un albero, fai un figlio, scrivi un libro”
Jose Marti

Albero, figlio, libro... fatto tutto. Ho iniziato dall'albero, sono passato al libro e - dopo le seghe mentali di rito - mi sono deciso a irrorare ovuli generosamente. A posto. Non c'è altro mi pare. In fondo penso che lacrisideiquarantatreanni sia tutta nell'avere spuntato quella to do list. Ma la vita non dà tregua. E ora dovrei aggiungere la voce: "scrollarsi di dosso l'ammirazione gratuita e ingiustificata dei figli". Parlo di Edo e Mimmo, chè sull'ultimo genito ci sono teorie contrastanti. In attesa di capire come smorzare gli entusiasmi, i miei due biografi non ufficiali continuano nella loro inesorabile opera di costruzione del mito del Giangi. E ogni giorno annoiano maestre e amichetti con straordinari aneddoti sulla straordinaria vita del loro straordinario padre.

Giangi: "stiamo progettando il sito della Fiorentina..." (bla, bla, bla)
Mimmo, 6 gg dopo: "prima di farti male al ginocchio, quanti goal hai fatto a Fiorentina?"

Giangi: "adesso fate le nanne e sognate cose belle"
Edo, 3 gg dopo: "papà, ma tu sai comandare i sogni vero?"

Giangi: "quest'estate andiamo in Sardegna in aereo!"
Mimmo, 7 gg dopo: "papà, ma tu sai guidare l'aereo vero?"

venerdì 15 luglio 2011

17. EDO CORNER < pigro e sborone >

Mimmo: "Quando Attila (il gatto sordo di casa) cova le uova non si accorge neanche" (?)
Edo:
"Attila non è un oviparo, è un mammifero"

Edo continua a battere la fiacca e a fare lo sborone. Gli ho detto che quando avrà la mia età sarà totalmente insopportabile. Mi ha risposto: "
non essere peggista*". Sarò peggista ma la sequenza di frasette che ho raccolto in questi giorni di infinita e svaccata vacanza non promette nulla di buono per il futuro. Il mio ovviamente.

Lo sborone furbo
"... se c'è una cosa che odio è pagare"
(Traduzione: "papà, lo so che costa, ma mi compri Nintendo Wi?")

L'artista pigro
Edo: "Finito..."
Io: "Dai Edo, coloralo almeno..."
Edo: "È un disegno degli anni '70 papi"

Lo scienziato sborone (centro estivo laico)
"A cavallo posso andare col mio microscopio?"

Il cattolico pigro (centro estivo cattolico)
"Dai, racconta qualcosa no?"
"m..."
"Cosa fate oltre che giocare?"
"Stiamo inginocchiati sulle ginocchiere**"
"Ah andate a messa... (preoccupato e con sensi di colpa) ma tu vorresti che ti portassimo a messa la domenica?"
"M... bah si... così mi abituo a stare inginocchiato. Quando mi alzo mi fanno male le gambe"
"Ma hai imparato a pregare?"
"Si... padre nostro... alè***... eccetera"

* pessimista
** inginocchiatoi
*** alleluja

lunedì 11 luglio 2011

29. MIMMO CORNER < sinossi >

Ecco tre idee cinematografiche che non aspettano altro che di essere sviluppate e prodotte. L'autore è giovane ma promettente e prolifico.

Non leccare quella rana

"Voglio andare in America Latina. Lì ci sono i supereroi che danno le frustate alle rane rosse"

Meliconi l'africano
"Prima non volevo interromperti perchè stavi parlando... ma stavo pensando che anche gli africani hanno il telecomando solo che è di paglia"

Il settimo sigillo
"A me non piacciono gli uomini con la barba. Quando hanno la barba poi diventa bianca e Dio si accorge e li fa morire. Invece bisogna ingannare Dio colorandosi i capelli di tutti i colori: blu, verdi, rossi... e così non si muore più."

martedì 5 luglio 2011

4 regole per un commercial tv

"Giangi, vieni giù ai parcheggi? Dai che facciamo un video"
"un... ?"
"Un video giangi, un video"
"... che video?"
"Per Fiat"
"ok"

Questo è stato il brief creativo. E da un brief così accurato non poteva che scaturire una pietra miliare per tutti i creativi del mondo.



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Regia: Ries Straver
Attore: Giangi
Operatore: Marco
Risate fuori campo: Diego e Marco

martedì 28 giugno 2011

16. EDO CORNER < in ferie >

Sento urla da Gormiti provenire dal bagno.
Mimmo è nudo e in fase Quark: "Papi, sai che quando bagno il pisello si alza e diventa più grosso?"
Edo, nudo e pisello in mano, è in fase vacanza: "Yhaaaaa... papàaaa... gioco col videogioco!"

Da quando hanno chiuso le elementari, Edo è come un fringuello felice. Le sue uscite pigre, anziane e drammatiche sono solo un lontano ricordo. Un ricordo che è bello rispolverare.

Pigrizia verbale
"Dove sono i cosi del coso?"

Pigrizia assoluta
"A me non è che piaccia moltissimo respirare"

Critiche al padre
"Non ti sopporto quando fai il fighetto"

Critiche ai genitori
"Quando ero in pancia stavo bene ed ero tranquillo. Poi sono uscito, vi ho visto e ho avuto paura"

giovedì 23 giugno 2011

Sine felicitate

Un padre teneva per mano il figlio di 3 anni. Si avvicinavano. 30° all'ombra. Il figlio vestitissimo, si muoveva come un pinguino infartuato. Indossava capi firmati che non avevano mai avuto il battesimo del fango, lo sguardo era perso nel nulla, le labbra erano dischiuse in un sorriso che sorriso non era. Una stalattite di saliva... scendeva. Quel piccolo portava addosso tutte le ferite di un amore inesorabile e ignorante:

"Ecco qui il tuo amichetto. Come si chiama? Si chiama Edoa..."
"RDO"
"Edoardo bravo, Edoardo... Digli dove andiamo adesso, a vedere la televisio..."
"ONE"
"la televisione bravo, la televisione ... E cosa ti piace vedere? I carto..."
"ONI"

Diciamo la verità, essere snob ti fa sentire fico. Lo capisci quando leggi Astutillo Smeriglia, mio maestro a sua insaputa. Però forse ti rende anche infelice. Io non mi sono mai fatto la domanda "Giangi sei felice?". Anche se il buon Leopardi su una domanda così ha costruito una folgorante carriera, nel mio piccolo mi sono convinto che sia una domanda noiosa e inutile. Chi risponde "no" è un lamentoso da evitare (a meno che non abbia 20 anni e 2 tette da urlo). Chi risponde “si” mente oppure è davvero felice, ma non saprà mai spiegarti perchè. Meglio una "Giangi sei soddisfatto?". Meno impegnativa, più snob, più fica. Ora però, dopo avere snobbato così a lungo la felicità, sono pieno di dubbi. E se appoggio su una palla rotta il peso della snobbaggine e sull'altra palla rotta la leggerezza dell’idiozia felice, non so più da che parte mi potrebbe pendere. Insomma Elisa, Giulia, Alessandro, Cecilia, Mario, Federico, Francesca, Paola, Elvio, Roberto, Micheli, Andrei e tutti gli altri snob che dimentico... ne è valsa davvero la pena?

Eggià, perchè in realtà snob si diventa. È una scelta. Io, tra l'altro, avevo una natura lontana anni luce dalla snobbaggine. Ecco le prove. A 11 anni zia Bumba mi portò alla Fenice di Venezia a vedere l’ennesima imposizione educativa di famiglia: un'opera Wagner. Quella regia era famosa per la cura delle luci, l'originalità della coereografia, la finezza dell'interpretazione musicale, le fiche al vento delle ballerine... Curiosamente, era proprio quest'ultima scelta artistica che mi interessava. Così, all’apparire delle fiche, chi era in platea ha certamente udito la cavalcata dei miei mocassini sui legni settecenteschi del teatro. Cavalcavo felice e qualunquista verso l’angolo estremo della piccionaia. Era vitale assicurarsi una vista zenitale sui pubi. E poco male se lo scelto pubblico internazionale rise di me: “snob di merda” pensai. Poi, dopo i teatri della zia, le lezioni di disegno della nonna, i quadri di papà, le discussioni a pranzo di filosofia e politica della mamma, la carognaggine degli amici… la mia natura è stata messa a tacere, il mio umore si è inacidito ed è spuntata la snobbaggine. Fatica.

Torniamo alla bava del figlio e a suo padre. Loro non sono snob. Loro hanno tutte le risposte. Ambiente? Favorevole! AIDS? Contrario! Internet? Favorevole!… E quando un salvifico senso di vuoto li acchiappa, acquistano subito il pacchetto Sky o organizzano una puntatina a Mediaworld e il vuoto sparisce. Poco male se confondono “musica” con “canzone”, “volubile” con “volitivo” e non conoscono Adolf Hohenstein (chi? prrrrrrr…). Loro sono sereni, equilibrati e coscienti. Tanto da non disdegnare, quando è il caso, severe autocritiche: “sono troppo generoso”, “sono così tenace”, “sono maledettamente sincero”, “sono troppo buono”...

Beati loro che sono feli...
CI.

martedì 14 giugno 2011

Affanculental

Edo: "Anche i film a volte sono belli. Parola di Edoardo!"

Periodo di elezioni e referendum. In casa abbiamo seguito estenuanti maratone tv fatte di show, VIP della "politica" e insulti. Di questa importante esperienza televisiva, Edo e Mimmo hanno metabolizzato il contenuto principale. E oggi parlano come navigati copywriter milanesi.

Edo: "Tutti non mi vogliono comprare Nintendo Wii"

Mimmo: "Vorrei mangiare Activia così poi divento fino come Robert"

Edo: "Colla UHU? no papi... io mi trovo meglio con la Prit"

Quanto a me, bè anch'io mi sono fatto la mia overdose di spot. Ne consegue un accorato invito a tutti i pubblicitari che si occupano di invenzioni linguistiche: fanculo voi, la "morbistenza" e il "malditestental".



lunedì 6 giugno 2011

28. MIMMO CORNER < Pierino è morto >













Primi giorni di mare e prime prove tecniche di vacanza. Mimmo riassume, a modo suo, la cronistoria del faticoso ponte repubblicano.

Barzelletta all'andata
Pare che Pierino sia morto circa 15 giorni fa. Avvelenato.

Granchi di giorno
Bisogna stare attenti a non farsi chelare

Zanzare di notte
Le zanzare hanno punto Edo e sono venute fuori le vene

Giochi al ritorno
Edo mi schizza con la ghiandola salivare

giovedì 26 maggio 2011

È pericoloso sporgersi








Danesi, tedeschi, olandesi viaggiavano seminudi con un solo pacchetto di crackers. Ricordo che all'altezza di Napoli ci chiedevano quanto mancasse per la Sicilia. Non credevano ai nostri gesti: "metà strada". Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, l'acqua e i panini di mia madre hanno salvato la vita a decine di europei. Ci andavamo ogni anno in Sicilia. Nel mese più sbagliato, ad agosto. Un caldo insopportabile. Ricordo che bagnavo le mie braccia filiformi e poi, come ali, fuori dal finestrino in corsa. Ne pas se pencher au dehors, Nicht Hinauslehnen, bla, bla, bla... quaranta gradi all'ombra ma la pelle sembrava gelarsi. Ricordo la cuccetta. Pendevo ad altezze siderali o schiacciato da grandi sconosciuti. Immerso in un buio squarciato da mille luci impazzite, bianche, gialle, arancioni. Ricordo che era bello lasciarsi scuotere dal treno che sferragliava e attraversava i miei paesi, le mie montagne, i miei campi, i miei fiumi. Sempre meno fiumi. Sempre più secchi. Ricordo la paura dei ladri la notte. Vaporizzatori di sonniferi, Scassinatori di porte scorrevoli, Corruttori di ferrovieri dello Stato. Il mitico arancino sul ponte della nave era l'ultimo atto di un viaggio epico che durava un giorno e mezzo. Ci volevano altre 2 ore per aggirare l'Etna. I miei nonni a San Giovanni Galermo stavano. A quei tempi, Galermo per me era una scritta su un muro di pietra tra i fichi d'india: "VOGLIAMO LA LUCE". Poi una curva e appariva l'agrumeto di nonno Mario. Un eden strappato alla sciara. Una volta entrati, non ne uscivamo più. La Sicilia per me finiva lì.

Solo qualche volta si andava dalla zia a Vaccarizzo, un paesino di seconde case abusive, a sud di Catania. Ci sono tornato recentemente. Tutto è più piccolo di come lo ricordo. Tutto più bello, curato, condonato. Nelle stradine di accesso al mare, incredibili piante esotiche si piegano sane e pesanti su di me. Sbuco sulla spiaggia. Il vento africano che mi arriva in faccia è di un erotismo imbarazzante. Tocco coi piedi la sabbia. È sera. I "lillini" di Catania brillano in lontananza e mi bloccano la gola. Era quella la spiaggia dove una mattina si gonfiava al sole d'agosto il cadavere di una pecora. Era quella la spiaggia da dove mio cugino Mario - il più bello di tutti - partiva alla conquista di femmine. Era quella la spiaggia dove mio fratello Mario (ci chiamiamo tutti un po' Mario in famiglia) una notte cercava di prendere le lucine di Catania. Ho un anno meno di lui, ma riesco a vederlo a 2 anni che tende le sue manine all'orizzonte urlando: "lillini... lillini...".

È stata una frase di Edo a farmi ricordare. Facevo il padrino al battesimo di Anita. Alla fine della cerimonia, Edo si avvicina con un'aria più anziana del solito.

"Papi"
"M?"

"È vero che quando non ci sarà più il papà di Anita tu andrai da lei?"
"Si, io sono il padrino. Però il papà di Anita è più giovane e quindi..."
Disperato, taglia corto: "E quanto hai intenzione di stare?"

In quel momento si spalanca il cassetto di un ricordo precisissimo. Siamo a Vaccarizzo. Mio padre si alza e scruta l'orizzonte. Non sa nuotare ma non ne può più di stare lì con noi, su quella spiaggia, su quella Sicilia da cui un secolo fa è fuggito. Prende il materassino e va. Cinque minuti dopo scrutiamo l'orizzonte disperati. Mio padre è un piccolissimo puntino verso le acque territoriali libiche. In lacrime guardiamo la mamma. I suoi denti bianchi scintillano al sole mentre insulta col pensiero il marito in fuga.
Con una frase di Edo, in un secondo, io attraverso quasi quarant'anni di vita, quasi 2000 chilometri di terra. E capisco mio padre. È pericoloso sporgersi, ma che bello.

venerdì 20 maggio 2011

27. MIMMO CORNER < crescita zero >

"Crescita zero": questo è il problema dell'Italia. Un problema di cui alle volte pare soffrirne anche il cervello di mio figlio.

Senza risposta
A tavola: "Com'è questo mondo?"
... (rumore di posate)
"QUALCUNO VUOLE RISPONDERMI?!?"

Senza mezzi
Sciopero dei treni: "Visto che Venezia è chiusa, andiamo dagli dei?"

Senza problemi
"Papi, se hai 2 soldini e un signore gentile ti dà altri 2 soldini, quanti te ne restano?"
"mm... non ho capito il problema"
"Ma non c'è nessun problema, papi"

Senzatetto
Dopo una lunga discussione sulle parentele, la mamma fa una rivelazione sconvolgente: "Insomma Mimmo, papà non è tuo fratello, lo capisci?"
Stupito: "E allora... perchè vive qui con noi?"

lunedì 16 maggio 2011

26. MIMMO CORNER < perle >
















Anche un orologio rotto due volte al giorno segna l'ora esatta. Ma nel caso di Mimmo, non è questione di orologi rotti. È questione di grandi numeri. E così tra mille granelli di sabbia...
  • "Il papà prega come un'aquila"
  • "Quando dico no voglio dire si"
  • "In che pianeta è che non c'è il cielo? Secondo me l'Africa"
    (rumore di posate)...
    "... almeno ditemi in che paese è che non c'è il sole"
  • "Ho fatto la pipì in un luogo segretario"
  • "Uragano è un ideo?*"
  • "Medusa ha i dentacoli?"
... capita che si sviluppi qualche perla:
  • "Che paese è il più lontano di tutti? Secondo me la fantasia"
  • Sbatte la testa: "Fatto male?"
    Mimmo: "No papino, solo terremoto per i microbi"
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* trad. "Urano è un Dio?"

martedì 10 maggio 2011

Abiura





















Oggi sono stato censurato. Facebook ha eliminato le immagini osè della mia pagina "Referendum giugno - Campagna per l'italiano medio" (qui le immagini). Il messaggio della campagna pro-referendum era stato calibrato sulle trasparenti facoltà mentali degli italiani medi. E la campagna funzionava talmente bene che anche "le italiane medie" - a cui pure non si rivolgeva - hanno colto parte del sobrio messaggio. La parte sbagliata ovviamente. E ho scoperto che l'italiano medio viene turbato dalle stesse cose che turbano l'italiana media. Con reazioni opposte:

Italiano medio che naviga: "Mh? ... guarda che tette, mh... che culo... ha, ha, ha... he, he, he. Ma che festa c'è il 12 e 13 giugno?"

Italiana media che naviga: "Mh?... Mmmh??? MMMMHHH!?!?!?!"
click...
click...
click...
tic, tac, tic, tac... (batte indignata sulla tastiera)

Così la Santanchè di turno ha spifferato tutto all'autority di Facebook, l'unica istituzione perfettamente funzionante in Italia. E l'autority è scattata come una tagliola unta, costringendomi all'abiura:

"Io Gianluca, fìg.lo del prof. Marino di Trivigi, dell'età mia d'anni 43, constituto personalmente in giudizio e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Utenti Medi; avendo davanti gl'occhi miei la sacrosanta netiquette, quale virtualmente tocco col mouse, giuro che sempre ho creduto, credo adesso e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, che non è l'italiano medio a girare attorno alla sorca, ma la sorca a girare attorno all'italiano medio. Io sodetto ho abiurato, giurato, promesso e di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in rete, nel convento di Facebook, questo dì 10 maggio 2011."*

Da mezzo rivoluzionario di riscatto socio-politico, la sorca oggi - peli tra le gambe - torna a recitare il suo antico ruolo di oscuro oggetto di desideri da tinello degli italiani (medi s'intende).

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* il form online che ho dovuto sottoscrivere ha una forma leggermente meno chiara di quella qui sopra riportata. Il contenuto invece è quello.

venerdì 6 maggio 2011

25. MIMMO CORNER < abissi >

Continua lo show di Mimmo con la lingua italiana.

Meglio di no
Accendi i peggicristalli.

Prove schiaccianti
Forse sono una femmina perchè ho i capelli lunghi e esiste il rossetto.

Legamenti paterni
Sei stato alla ginocchiera e sei guarito.

Occhiali di satana
Mamma, tu senza occhiali vedi tutto infuocato.

Abissi misteriosi
Le abisse* vivono sotto il mare aperto? Perchè una volta ho visto un'abissa** e una samanta***.

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* abissi
** biscia
*** manta

venerdì 29 aprile 2011

L'unico modo per raggiungere il quorum

Dopo avere svolto un'approfondita analisi sociologica e di marketing, ecco la mia proposta per la campagna pubblicitaria pro referendum di giugno. Ritengo che questa soluzione sia l'unica in grado di veicolare con forza il messaggio e renderlo comprensibile all'italiano medio. Raggiungere il quorum è ancora possibile!

1. "Social 2.0"














2. "Corona il tuo sogno"






















3. "Tre o quattro infilate" (buono in ogni caso)


















4. "Bionda naturale?"
o anche "Tranquilli, basta una croce"

























5. Manifesto: "Segui lo spoglio"
























6. "Va dove ti porta il quorum"

mercoledì 27 aprile 2011

16. EDO CORNER < odiosi confronti >

Ale compie 2 anni a giugno. Spiccica una decina di storpiature. Con queste pretende di esprimere tutte le sue stravaganti richieste. Risultato? Io non lo capisco e lui è isterico.
Edo legge tutto quello che gli capita a tiro e vanta un vocabolario ricco e raffinato. Stamattina si è scusato con la maestra: "Purtroppo non ho finito il libro... ho letto solo 10 pagine e i titoli di tutti capitoli...". La maestra: "Che... che libro? Non c'era nessun libro per Pasqua... ma l'hai preso dalla nostra biblioteca?".

Ecco i due vocabolari a confronto (l'attribuzione è facile):
"Idroviscente" = "Braccialetto fosforescente che resiste all'acqua"
"Caca" = "Cacca", "Melanzana", "Zucchina", "Cibo verde", "Pomodoro", "Birra", "Detersivo", "Farina", "Materiale estratto dalla lettiera del gatto" e "Veleni di cattivo sapore"
"Fondezza" = "Fondatezza"
"Tota" = "Torta", "Dolce", "Medicina per la tosse", "Pannocchia", "Primo piatto", "Dentifricio", "Formaggio", "Fagioli", "Carne", "Affettati", "Bibita", "Prodotti da forno" e "Veleni di sapore gradevole"
"Irochissimo" = molto ironico
"Cn" = "si" (affermativo). Da non confondere con "czn" (calzino).

... Edo sostiene che "cn" sia l'acronimo di: "Voglio vedere Cartoon Network"

mercoledì 20 aprile 2011

Cari Ministro, Governatore e Sindaco...

Cari Ministro, Governatore e Sindaco...
assicurazione, tagliando e tassa delle auto, retta dell'asilo nido, buoni pasto dell'asilo, "tassa occulta" delle elementari* sono le spese che questo mese devo sommare ai soliti, noiosissimi mutuo, bollette & C. A questo dovete aggiungere il dramma del cibo per Ale. Il ministro lo conosce già, lo presento a voi due: Ale è mio figlio; ha un anno; è molto grasso; è dotato di uno stomaco molto elastico; vanta una bocca capace di impastare fino a 300 boli di cibo al giorno; usa fare maschere facciali con le minestre.

Cari Ministro, Governatore e Sindaco...
era da 6 mesi che non accadeva. Oggi è successo di nuovo. Sono tornato povero. Poverissimo. Stamattina la donna compie un atto disperato e investe tutti i suoi soldi in un ultimo SMS. Me lo invia:
"Per un po' dirò a Valentina di non passare a pulire casa. Mangeremo solo fagioli"

Reagisco da ottimista: "No problem dai... Ale i fagioli li mangia". Poi realizzo che oggi è solo il 20 aprile... per più di 20 giorni mangeremo fagioli. Mi proietto nel futuro. Vedo Ale farsi largo tra la polvere. Lo vedo aprire un incrostato portoncino di casa e posare il penoso sguardo sui luridi fratelli che frugano affamati nel bidone dell'umido (l'unica cosa pulita rimasta in casa). Guadagna dondolando come un pinguino l'uscita, scoreggiando i motivi del suo dissenso.

Cari Ministro, Governatore e Sindaco...
rompete l'assedio. Usciamo noi con le mani in alto.

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* Sono i soldi da pagare per tenere Edo un pomeriggio in più a scuola. L'obolo è l'ultimo colpo di coda di un antico servizio pubblico, oggi in via di dismissione, che una volta era gratis e che andava sotto il nome di "scuola".

lunedì 18 aprile 2011

24. MIMMO CORNER < italiano copia incolla >

"Qualcosa mi dice che sei vecchio papino"

Se dice che sono vecchio perchè non lo capisco, bè sto tranquillo...
Pisciato, lavato e pigiamato, ieri sera lo metto sui binari che conducono al letto. A un metro dalle nanne, Mimmo fa una fermata davanti a una foto delle vacanze, quelle che dovevamo fare in camper in Portogallo ("campigallo") e che poi abbiamo fatto in Puglia. Dopo un minuto di riflessione, commenta:

"Mmm... ho la collina in bocca quando vedo i turchi"

La foto ritrae i sorrisi appiccicosi di Edo e Mimmo mentre gelatano due enormi ghiaccioli tortili dai colori accesi. Siamo ad Alberobello, famoso nel mondo per i suoi "turchi". Italiano under construction.

Neologismi
"Basettone" = Bassano del Grappa
"Minavite" = Esplosivo che mina le vite
"Improurito" = Prurito improvviso

lunedì 11 aprile 2011

15. EDO CORNER < compleanno >












Dovevo immaginarlo. Parlava a 1 anno. La prima in inglese l'ha detta a 14 mesi ("Life is now"). Scriveva lettere leggibili a meno di 3 anni...
Era inevitabile che alla fine svaccasse. Oggi, a 3 giorni dal suo settimo compleanno, Edo non sa decidersi tra la noia o la presunzione. La sera, come tutti i pensionati, è insonne. Spesso si alza, scende al piano giorno e silenzioso si siede in poltrona con me. L'aria è pensosa. Mentre lo osservo in attesa di una giustificazione che non arriva mai, con un piccolo sforzo me lo immagino: pipa in bocca, pantofole ai piedi, un buon Checov sulle ginocchia a sorseggiare il suo Stock 84.

Volgare
Io: "Edo, ma... che stai facendo???"
Edo: "Mi sto sgraffignando il nusèl*"

Cinico
Edo: "Papino, perchè non credi mai alle mie balle?"

Sarcastico
Mimmo dal bagno: "Ho fatto caccaaaaa...."
Edo: "Sei un eroe"

Saggio
Io: "Va a lavorare..."
Edo: "Ma sei scemo?"

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* Dal veneto "osèl" prop. "uccello" pop. volg. "pene"

martedì 5 aprile 2011

Cestini vuoti e cestini liberi

Mimmo: "Come si chiama quello che dice: tu sei una ranaaaaa..."
Edo: "Ipnosi"

Anni fa ero al manicomio di Trieste. Era capodanno. Ho parlato e ballato coi matti e ho capito due cose. Primo: la linea che li separa dai "normali" è sottile (quella che li separa da me poi è anche mobile). Secondo: i matti sono prigionieri di una logica spietata.
Anni fa ero in caserma. "Alpino Marino!"; non era facile darmi ordini senza scoppiare a ridere. Ricordo che pulivamo sempre la stanza. Le fughe delle mattonelle dovevano puzzare di trielina; i fori delle prese elettriche non dovevano avere polvere; il cestino doveva essere sempre vuoto. Cestini inutili. Era una follia furba. Mi abituavano a rispondere "Sissignore!" a cose tipo: "Alpino Marino! Snidi il nemico col lanciafiamme!".
La follia dei bimbi è diversa. Sincera come quella dei matti, ma libera e felice. Cambia ogni giorno, ogni minuto. E non diventa mai prigione.

Mimmo, roteando gli occhi: "Non riesco a vedermi la faccia!"

Mimmo: "Grazie a Dio!"
Io: "... per?"
Mimmo: "... piacere"

Ho una riunione alla Barilla. Mimmo è angosciato: "A Parma ci sono le sabbie mobili..."

Mimmo: "Dio è morto?"
Io: "No"
Mimmo: "E allora perchè è in cielo?"

Mimmo: "Come mai non ho mai sentito la storia di cappuccetto bianco?"

I figli giocano con l'acqua. La madre: "Se trovo un bimbo bagnato mi arrabbio!"
Mimmo serissimo: "E se ne trovi due?"

domenica 27 marzo 2011

14. EDO CORNER < anziano (5) >

"La mamma ha detto che quando sarai vecchio ti lascia... ma tu sei già vecchio." (Mimmo)

Si. Sto invecchiando. E con me invecchia serenamente anche Edo, quello che mi somiglia di più. L'altra notte si è addormentato dopo essersela spassata con un avvincente tomo dal titolo: "La Camera dei Deputati a Montecitorio". E non finisce qui.

Sport estremi
"Adoro il golf"

Giovinastri
"Anche stasera papino è in forte ritardo"

Prostata
"Oggi non ho portato il mio portapisello"

I crociati

"Non credo che riusciremo adabbattere* papà, perchè adesso ha le stampelle rosse di ferro" (Mimmo rivolto a Edo)

Terremoti, esplosioni nucleari, guerre, rivoluzioni... in pochi giorni è successo di tutto. Anche che un pezzo del tendine del mio ginocchio andasse a fare il mestiere dei legamenti crociati. Risultato? Televisione 24 ore su 24.

Le avventure del colonnello
Mimmo: "Daffy Duck è buono ma c'è un Gheddaffy Duck che è cattivo"

Catena di comando
Io: "Chi è il capo dell'Italia?"
Edo: "Berlusconi"
Io: "No, più in alto"
Edo: "Dio?"
Io: "No, chi c'è sotto la bandiera?"
Mimmo: "Il palo"

Patriottismo
Mimmo solleva una pizza e urla: "Ecco le bontà dell'Italia!"

Facebook
Edo: "Garibaldi ha chiamato 1000 amici per combattere"

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* "adabbattere", "adattappare", "adaparlare" sono tutti verbi con il prefisso mimmiano "ada". Qui sta per "battere nella lotta".

martedì 8 marzo 2011

Pensa Più Forte

Era il 2003 quando Michele, Michele, Andrea, io e Sandro con i soldi di Michele, su un'idea di Michele e con l'aiuto di molti si decise di tentare l'ultima disperata incursione nel mondo della fanciullezza. L'idea era di fare una sit-com per la tv ispirata ai grandi esempi americani ("Seinfeld" e "Curb Your Entusiasm" su tutti).
La storia di quel sogno (in 28 puntate!) è qui.
Il pilot (in pellicola!!!) qui:


martedì 1 marzo 2011

Molto pulp, pure troppo


Mai fare figli se si è deboli di stomaco. Mai farli maschi se si è igienisti. Mai farne 3 se... mai farne 3.

Mimmo con aria grave: "Vorrei che morissero tutti i batteri"

Io: "Non tirare su col naso"
Mimmo: "Non sto tirando su, sto annusando"

Io: "Com'è il muco? Buono?"
Mimmo: "... non... non lo sto mangiando papino... lo assaggio solo"

Edo: "Ho paura che mi sono preso qualcosa: faccio troppi rutti"

Ale continua a dimostrare una certa insensibilità all'emergenza igienico-sanitaria di casa. Lui, a 15 minuti dalla chiusura dell'asilo nido, tende a cagare. Ieri mattina in cappotto, scostavo speranzoso l'elastico del suo pannolino per darci una sbirciat...
Togliere merda da sotto le unghie è un'esperienza molto formativa per un padre. Di solito smetti di lavarti quando realizzi che per eliminare quell'odore tenace servono 15 anni. Il tempo che il naturale ricambio cellulare delle falangi faccia il suo corso*.

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* Fonte Piero Angela

giovedì 24 febbraio 2011

Grattacapi


Fino a 10 anni, non capivo chi diceva "il paese dello Stivale". Guardavo la cartina dell'Italia e non vedevo stivali. Vedevo un Braccio Con La Mano Che Gratta Il Mare. Ed ero anche testone. Non capivo perchè il colonnello Bernacca si ostinasse a fare previsioni sull'acqua.

Quando il mio collega Marco sente 'sta storia mi fa: "Ma come? A scuola non disegnavi le cartine?". Come no! Decine e decine di confini calcati con la cura che solo due occhi strizzati e una lingua tra i denti sanno garantire. Ma erano cartine di regioni, forme senza contesto: il pilota pazzo del bob laziale, il triangolo della Sicilia che se lo giri è Piemonte, il gancio della Puglia che se lo pieghi è Liguria, il draghetto ammaestrato del Veneto... E mi fidavo: ero convinto che se avessi incastrato tra loro quelle forme, avrei certamente ottenuto il Braccio Con La Mano Che Gratta Il Mare.

Poi una sera arriva la tv nuova. Bernacca mi appare a colori e il mio cervello fa switch. Quella sera anch'io ho visto "Lo Stivale". E ho scoperto che il mio cervello non è dritto... al massimo è raddrizzabile.

13. EDO CORNER < anziano (4) >

Sveglia
Mamma: "Metti questi pantaloni"
Edo: "Sicura?"
Mamma: "Si"
Edo: "... sicurissima?"
Mamma: "Si"
Edo: "... concentrata sul futuro?"

Colazione
Guardando un muffin: "... ma fa bene?"

Scuola
Avvicinandosi ai cancelli: "Quand'è che fanno sciopero?"

mercoledì 16 febbraio 2011

23. MIMMO CORNER < scuola >


Gelmini
"Bisogna cambiare i giocattoli della scuola materna: sono vecchi quindi sono morti"

La frase
"Chi mi salvi si può"

Il verbo
Mimmo: "La mamma ha licenziato la signora che faceva le pulizie...
Io: ...
Mimmo: "... che vuol dire 'licenziare'?"

L'aggettivo
Sbadorlito = sbalordito

La geografia
"Che gita è la Juven?" (gita = città)

Promosso
"Se la maestra dice che sono stato bravo, tu mi promuovi papi?"

venerdì 11 febbraio 2011

"Se non ora quando?"

Wehe, wehe, weheee...
Stavolta è una spia internazionale. Stavolta è inseguita e si ripara in un ascensore. Anche stavolta... si spoglia.

Quando dal monitor fa capolino l'ennesima tetta di Belen, mi giro come tradizione verso i miei figli per metterli davanti alle loro responsabilità. Ma Edo e Mimmo mi fregano e danno le spalle alla tetta. Contro ogni istinto, le loro nuche puntano eroiche la tv; le loro guance tese tradiscono fieri sorrisi.
Realizzo che sono prevedibile. Serve cambiare strategia: questa domenica i Marino caricheranno in spalla i loro pesanti piselli e andranno in piazza a farsi insultare dalle donne. Parità di diritti! Rispetto! Coraggio! Silvia starà a casa, è troppo indietro con le lavatrici.

Signori...

"Pipì urrà"

... e Signore
Mimmo: "Quando ero piccolo ero nella pancia di una signora..."
Edo interrompe: "... era la mamma citrullo!"
Mimmo: "Quando ero nella pancia non sapevo che era la mamma"


"Niente..."
Mimmo: "Ma i maschi cosa c'entrano con le femmine?"


martedì 8 febbraio 2011

Televisione

"Io sono adulto di Ale e Edo è adulto di me" (Mimmo)

Non è che i miei figli guardano troppa tv, è che la tv è troppo... tv. La accendi e il sol delle cagate matura di botto quei cervelli puri. E così diventano adulti, coscienti, intelligenti... marci.

Antenna3 Nordest
"Mamma, chi è Marchionne? Non importa, lo chiedo a papi che oggi è dentro la tv"
(Mimmo)

TG1
"Ma Berlusconi è il capo dei magistrati?" (Edo)

TG3
"Ma la nonna Marina è in galera?" (Mimmo)

Sky

Mimmo: "Papà, è possibile costruire un astronauta con le attrici?"*
Edo: "Tu guardi troppa tv, Mimmo"
Mimmo: "Non è la tv, è SKY Cinema!"

* traduzione: "è possibile costruire un'astronave con i (nostri) attrezzi?"

mercoledì 26 gennaio 2011

12. EDO CORNER < anziano (3) >


39 di febbre. Stamattina prima di uscire, Edo era avvolto da tutti i vestimenti di lana presenti in casa. Con l'agilità di un astronauta ha raggiunto lo specchio dell'ingresso. Riflessione: "... che anziano che sono...".
Si Edo. Sei anziano.

Io: "Edo, ricordati sempre che io sono un genio"
Edo: "giangi il genio è la leggenda degli stupidi"

"Quando si muore si va nel posto dove si era prima di nascere"

"Siamo stanchi come mattoni senza malta"

martedì 25 gennaio 2011

22. MIMMO CORNER < global >

"Papà, se un signore ti ruba il lavoro, tu prendine un altro ok?"

Tra asilo multiraziale, piscina multietnica, televisione multicanali e amici multicolor, Mimmo sembra molto confuso. A tratti leghista.

Sud America
Edo porta 20 cent a due suonatori ambulanti andini tutti tempestati di strumenti etnici. Mimmo: "così sprecate i soldi eh? Quelli non sono poveri. I poveri non hanno tutti quegli strumenti"

Gran Bretagna
"Sai come si dice 'testa' in inglese?"
"Come si dice?"
"Pallotta cranica"

Albania
"Adir mi ha detto come si dice 'gatto' in albanese"
"Come di dice?"
"Miao"

martedì 18 gennaio 2011

Tracce di bunga bunga

Mimmo: "Quando mangi, il cibo diventa una blobba e poi va sul testino..."
Edo: "... destino"

La colazione è sul tavolo della cucina. E' pulito ma è un inganno. Su quella superficie trasparente persistono ancora tracce che parlano di noi. Del biscotto che Alessandro gustò dopo averlo intinto nell'ano della gatta. Del piscio che Mimmo pisciò in cucina perchè "nel bagno c'era un drago". Dell'acqua di cesso che Edo usò anni fa per lavarsi i denti. Tracce di latte cagliato, muco rappreso e cibo, succhi secchi, briciole sbriciolate e cibo, sangue di culo, pelle morta e cibo, cibo, cibo... Questo è il mio tavolo e in queste tracce si rimescola la mia vita.

Esco e monto in macchina. La radio mi parla di palazzi di re e notti mitiche... danze del ventre e gheishe profumate... carezze lascive e travestimenti piccanti... scrigni di gioielli e denaro... harem di dee orgiastiche e esotiche minorenni... Penso alle tracce sul letto del palazzo del re. Poi penso al mio tavolo. Sono incazzato o sono invidioso? Un senatore della nostra Fatata Repubblica mi salva la vita: "Poteva capitare a chiunque di noi..."*

Grazie a Dio mi girano i coglioni.

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* on. Osvaldo Napoli a "Il Bianco e il Nero" di Radio24

sabato 8 gennaio 2011

A mia zia Anna

Il gatto nella casa vuota
Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
nella casa vuota.
Graffiare rampando sui muri.
Strofinarsi fra i mobili.
Qui nulla sembra mutato,
eppure è cambiato.
Nulla sembra spostato,
eppure è sconvolto.
E la sera la lampada non luce.

Si sentono i passi sulle scale,
ma non son quelli.
Anche la mano, che posa il pesce sul piattino,
non è più quella, che lo posava.

Qui qualcosa non comincia più
alla sua solita ora.
Qui qualcosa non si compie
come dovrebbe.
Qui qualcuno è stato, è stato,
ma poi di colpo è sparito
e caparbiamente ancora non c’è.

Ha guardato in tutti gli armadi.
Ha percorso le mensole.
Si è infilato sotto il tappeto a controllare.
Ha perfino infranto il divieto
E ha buttato all’aria le carte.
Che altro c’è da fare.
Dormire e attendere.

Ma lascia solo che torni,
che si faccia vedere.
Lo verrà a sapere
che così col gatto non si fa.
Camminerà verso di lui
Con l’aria di chi proprio non vuole,
piano piano,
su zampe molto imbronciate.
E niente balzi e miàgoli all’inizio.

Wislawa Szymborska, da “Koniec i poczontek” (Fine e principio), 1993

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Attila è il gatto di mia zia. Bianco, sordo, grasso, oggi vive con me.
Mi piace accarezzarlo ogni sera.

8 gennaio 2011, ospedale di Padova
Piccoli pezzetti di Anna.
Il suo ordine per le sue cose.
Ha fatto il "cestino" anche qui.

Ricordo
la tesi di laurea,
i suoi gatti attorno alla tv,
le amate sigarette,
- "Fummo noi che fumammo" -
e che ama lavare i piatti.

Pensieri sull'assoluto.
Un regalo incartato che non sarà mai libro.
L'aldilà mi serve,
così a casa so che dire ai miei figli.

Medico sciocco.
Mille misuratori accesi,
uno solo che guardo:
la spalla che sale e scende...

La scocciatura delle lacrime.

venerdì 7 gennaio 2011

Perle di Natale (2/2)

Seconda puntata delle perle di Natale 2010...

Pigrizia
Arriviamo alle piste in ritardo. Il gruppo del corso di sci di Edo è già in fila davanti allo ski-lift. Edo li guarda scazzato: "Ma non possiamo aspettarli qui? Tanto scendono..."

Frasi anziane
"Mimmo, non perdermi il segnalibro" (Edo dall'alto dei suoi 6 anni)
"Quando è che vi sposiamo?" (Mimmo rivolto a papà e mamma)

Neologismi
(Mimmo)
Bagni a buco = turche
Sottobacqueo = subacqueo
Giostra dello ski-lift = ski-lift
Coperta a vento = Sacco a pelo

Anno nuovo
Prossimo anno niente amore, solo intelligenza (Mimmo)

lunedì 3 gennaio 2011

Perle di Natale (1/2)

Torno da 10 giorni di: montagna, bufera di neve, febbre... Ecco la prima puntata delle perle natalizie di Edo e Mimmo. Domani la seconda

Fifa
Sono le 8:00 del mattino. Fuori, 2 gradi sottozero, infuria una tormenta di neve. Mimmo viene vestito da sciatore per la sua prima lezione di sci: "Davvero non posso sciare con il mio drago?... Sai, ho male a una gamba... Mi si è spostato un osso della gamba..."

Dubbio
Ma Babbo Natale ha portato i doni a Bambin Gesù? (Mimmo)

Fame
Se ti faccio un balletto mi dai un po' di insalata? (Mimmo)

Sonno
Non riesco a dormire perchè non riesco a smettere di scaccolarmi (Mimmo)

21. MIMMO CORNER < la morte (3) >


Capodanno 2010
Papi, tu il prossimo anno muori vero?

Mo' me lo segno
Qual è esattamente il giorno in cui moriremo tutti?

Ce l'ha con me?
Le femmine non muoiono, bisogna avere la barba o i baffi per morire

... ce l'ha con me!
Più vecchio sei e più muori. E tu papi sei vecchio secondo me