lunedì 20 maggio 2019

I misteri della fede (leghista)


Matteo Salvini candida il Cuore Immacolato di Maria alle Elezioni Europee del 26 maggio

Oh amante dei ministerial bacioni,
seguace del Salvini della Lega,
perché vuoi le divise sui balconi
ma dei 49, “importasega”?

Perché fai like a tweet su cibo e vini,
ti ecciti con post su armi e Zorro,
partecipi con “wow” al VinciSalvini,
ma l’IVA al 26 manco un “ghe sborro!”?

Perché tu dici “no ai musulmani”
ma canti, sempre tu, “faccetta nera”?
Perché ti piace “prima gli italiani”
ma l’italiano resta una chimera?

Beato markettaro della strizza
tu vuoi la legge, tu non sei razzista
ma quando per la casa un nero è in lizza
allora sono io che son buonista.

Oh verde elettore che si lagna
di tasse, sprechi, sindaco indagato...
perché poi voti chi fa la campagna
volando con i soldi dello Stato?

Tu che non vuoi ONG sul molo,
e vuoi difenderti tutto da solo,

che vuoi la patria dura, pura e forte,
"Legalità! Tagliòn! Pena di morte!"...
Ti chiedi mai perché legge non sale
lì dove il ministero fa collina?
Perché Matteo Salvini, al Viminale,
non ci va manco a far 'na capatina?

Insomma, fa santini e prendi voti,
ma non confonderti: Dio non è Stato.
Non fare come fanno gl'italioti!
Il cuore è tuo! Che resti immacolato!

giovedì 2 maggio 2019

Tutti concordi

A chi si massacra di selfi e gattini per nascondere la parte più interessante di sé: le macerie, ai politici che postano tanto e lavorano zero, ai geni del marketing e sopratutto dell'economia che offrono soluzioni infallibili che falliscono se toccano terra, agli amanti delle teorie, delle ideologie, delle genìe, del "mi piace" senza sensibilità, del "mi piace" senza essere, del "mi piace" senza amore, a chi crede nella moda e non in Dio, nella figa e non in Dio, nelle auto e non in Dio, a chi crede troppo in Dio, a chi indossa pantaloni con tasche zeppe di verità, a chi non esce dal "tunnel del divertimento", a chi si sente speciale, a chi ha amici gay e sa, a chi è vissuto per anni lì e sa, a chi ha fatto per anni così e sa, ai razzisti con pochi coglioni, ai coglioni con poco italiano, a chi non sbaglia mai e quando sbaglia non se ne accorge e quando se ne accorge non chiede scusa, a chi è cattivo (e sai benissimo che sto parlando di te, non fare il furbo), a chi è tirchio, a chi è antipatico, a chi si lamenta, a tutti quelli che puntano il dito e quindi anche a me stesso, dedico una massima illuminante.

La massima viene (credo) dalla biologia - scienza del buon senso - e ci parla di una sola grande vita che avvolge in un unico grumo tutte le altre, dal lombrico a Salvini (per avere l'unità di misura). È un gomitolo di vite a cui tutti noi diamo un insignificante contributo con la nostra. Un gomitolo per un gatto che forse nemmeno esiste e di certo non incontreremo mai*.

Lo scopo della vita?
VIVERE IN FRETTA, MORIRE SPESSO.



* NOTA PER I LEGHISTI MODERNI: la frase è una metafora. Il gatto in questo senso è Dio che gioca con le nostre vite e che però l'autore considera indifferente alle stesse. L'unica libertà e l'unico lusso concessoci sono di provare per Lui un gratuito amore. Se hai domande (ma non ne avrai) puoi scrivermi (ma non mi scriverai) e, sì... questa nota è volutamente lunga così non arrivi a leggere la parte più divertente: tu mi stai sul cazzo.